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Frasi di Jorge Luis Borges

Frases de Jorge Luis Borges

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  • Vorrei essere coraggioso. Il mio dentista dice che non lo sono.


  • Io non parlo di vendette né di perdoni. La dimenticanza è l’unica vendetta e l’unico perdono.


  • Non parlare a meno che tu non possa migliorare il silenzio.


  • Qualsiasi destino, per quanto lungo e complicato possa essere, consiste in realtà in un solo momento: il momento in cui l'uomo sa per sempre chi è.


  • Se potessi rivivere la mia vita, nella prossima correrei più rischi, farei più viaggi, guarderei più tramonti.


  • Ho commesso il peggiore dei peccati che un uomo possa commettere. Non sono stato felice.


  • Stare con te o non stare con te è la misura del mio tempo.


  • Uno è innamorato quando si rende conto che l’altra persona è unica.


  • Che gli altri si vantino delle pagine che hanno scritto. Io sono orgoglioso di quelle che ho letto.


  • La gloria è una forma d’incomprensione, forse la peggiore.


  • Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca.


  • Ti posso dare la mia tristezza, la mia oscurità, la fame del mio cuore; cerco di corromperti con l’incertezza, il pericolo, la sconfitta.


  • All’allievo che gli chiede se esiste il paradiso, il maestro Paracelso risponde dicendogli che il paradiso esiste ed è questa nostra Terra. Ma esiste anche l’inferno, e consiste nel non accorgersi che viviamo in un paradiso.


  • Gli specchi, e la copula, sono abominevoli, perché moltiplicano il numero degli uomini.


  • Ho conosciuto quello che i greci ignorano: l’incertezza.


  • Ho conosciuto l’incertezza: una condizione sconosciuta ai greci.


  • L’arte vuol sempre irrealtà visibili.


  • Ogni scrittore, ogni uomo deve vedere in tutto ciò che gli accade, ivi compreso lo scacco, l’umiliazione e la sventura, uno strumento, un materiale per la sua arte, da cui deve trarre profitto.


  • Il dubbio è uno dei nomi dell’intelligenza.


  • La notte ci piace perché, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi.


  • La meno perspicace delle passioni: il patriottismo.


  • Il censurare e il lodare sono operazioni sentimentali che nulla hanno a che vedere con la critica.


  • Io credo che sia meglio pensare che Dio non accetti tangenti.


  • È indiscutibile, quanto misterioso, che la persona che concede un favore risulta in qualche modo superiore a quella che lo riceve.


  • Viviamo in un'epoca molto ingenua; per esempio, la gente compra prodotti la cui eccellenza è vantata dalle stesse persone che li vendono.


  • Non si è ciò che si è per quello che si scrive, ma per quello che si è letto.


  • Non so niente della letteratura di oggi. Da tempo gli scrittori miei contemporanei sono i greci.


  • L'originale non è fedele alla traduzione. (riferito alla traduzione che W.E. Henly fece del 'Vathek' di William Beckford).


  • Non c'è piacere più complesso del pensiero.


  • Noi non crediamo più nel progresso. Non è forse un progresso?


  • L'uomo buono è intelligente, quello cattivo è, in più, imbecille. Le dotimorali non possono essere separate da quelle intellettuali.


  • Si vantino altri delle pagine che hanno scritto; quanto a me, m’inorgogliscono quelle che ho letto. La mia lettura è molto più importante della mia scrittura.


  • Non si può restituire in altri quelle illusioni che sono morte in noi.


  • Il calcio è popolare perché la stupidità è popolare.


  • L'uomo buono è intelligente, quello cattivo è, in più, imbecille. Le dotimorali non possono essere separate da quelle intellettuali.


  • Si può minacciare di una cosa diversa dalla morte? Ciò che sarebbe interessante e originale sarebbe minacciare di immortalità.


  • La morte è un’usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare.


  • Mi conosco affatto indegno di opinare in materia politica, ma forse mi sarà consentito di aggiungere che diffido della democrazia, questo curioso abuso della statistica.


  • Forse l’etica è una scienza scomparsa dal mondo intero. Non fa niente, dovremo inventarla un’altra volta.


  • Non riesco a dormire se non sono circondato da libri.