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A Pertini mi legava un’amicizia perfino imbarazzante, che il presidente ostentava senza reticenza. Interveniva per telefono anche alle riunioni mattutine de la Repubblica, e la sua voce energica portava allegria.
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Il giornalismo non è un mestiere che consenta un tempo libero autonomo rispetto alla professione. Richiede una vocazione. Se quella vocazione non c’è, è inutile provarci.
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Teniamoci stretti al personalismo dei giudizi perché è il solo alibi che possediamo per evitare il dolo della calunnia.
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La razionalità non fa più parte del nostro bagaglio intellettuale e morale. È stata picconata da tutte le parti la razionalità; accusata di essere all’origine dei delitti e del più grave tra tutti ‐ quello della superbia. Così la luce della ragione è stata spenta, nuove ideologie si sono installate al posto di quelle crollate in rovina, fondamentalismi d’ogni tipo hanno preso il posto della tolleranza e della certezza del diritto.
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Noi giochiamo il senso della nostra vita ad un tavolo dove sono presenti i nostri istinti sotto forma delle icone che li rappresentano: Eros, il signore dei desideri; Narciso, l’amore verso di sé; il Caso, la fatalità; Edipo, la trasgressione. E infine la Morte.
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Che stagione l’adolescenza. Senti di poter esser tutto e ancora non sei nulla e proprio questa è la ragione della tua onnipotenza mentale.
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La politica coincide dunque con la morale? Penso che politica e morale abbiano fondamenti distinti. I loro territori confinano ma non coincidono. Spesso addirittura morale e politica confliggono e si scontrano.
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La sola innocenzapossibile è quella che ti fa scordare la terribilità della morte perché è anch’essa un atto della tua vita.
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L’infanzia è una stagione fatata. La sola di tutta una vita che non finisce mai e t’accompagna fino all’ultimo respiro.
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La verità assoluta non esiste; ogni ragione evoca una ragione opposta, tutto è vanità, l’uomo non è in grado neppure di capire se stesso.
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La trasgressione ha una duplice finalità: forzare i limiti imposti dalle convenzioni, abbattere i mostri che terrorizzano la mente.
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Qui si dice che sono stato fascista, monarchico, socialista, azionista, comunista, demitiano... Ed il bello è che è tutto vero.
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La saggezza vera dell’uomo consiste nell’accettare le cose come sono e quanto al resto andargli incontro con fiducia.
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La pubblica opinione è profondamente sconcertata dal protrarsi dei contrasti, degli equivoci e del clima di reciproca sospettosità tra la magistratura da un lato e le forze politiche dall'altro.