Frasi sullo Stipendio
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Frasi sullo Stipendio di Bertrand Russell, Jim Rohn
A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l'esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato.
Mi considerano pazzo perché non voglio vendere i miei giorni in cambio di oro. E io li giudico pazzi perché pensano che i miei giorni abbiano un prezzo.
Non è l'azienda che paga i salari. L'azienda semplicemente maneggia il denaro. È il cliente che paga i salari.
Tu vendi il tuo tempo, le tue giornate, per cui lo stipendio che ti danno è una sorta di ricompensa perché ti hanno rubato qualcosa.
Scrittore dovrebbe diventare soltanto colui che ha già delle entrate fisse o chi è un masochista incallito.
La mia maestra mi diceva sempre di lasciar perdere il pallone, perché il calcio non mi avrebbe mai dato da mangiare.
Il lavoratore vende se stesso e la sua libertà per un tempo definito al capitalista in cambio di uno stipendio.
È difficile far capire qualcosa ad un uomo se il suo stipendio dipende proprio da questo suo non riuscire a capire.
Il lavoro è un dovere e un uomo non deve ricevere un salario in proporzione di ciò che produce, ma in proporzione della sua virtù che si esplica nello zelo.
La democrazia smetterà di esistere quando toglierai da coloro che hanno voglia di lavorare e darai a coloro che non ne hanno voglia.
La velocità delle tue capacità in un'azienda non aumenta il tuo stipendio, ma ti porta solo più lavoro.
Non assumerei le donne con lo stesso salario degli uomini, anche se devo ammettere che ci sono molte donne competenti.
Mi piacerebbe veder recitare dei musicisti e mi farebbe paura. Tra l'altro prendono più soldi di me.
L'esperienza sembra mostrare che la legge non può mai regolare correttamente i salari, anche se ha spesso preteso di farlo.
Se qualcuno è tanto stupido da offrirmi un milione di dollari per recitare una parte, io di certo non sarò così stupida da rifiutare.
Ho cominciato come giornalista da giovane, ma non mi pagavano a meno che non scrivessi tre pezzi al giorno.
Ritengo una delle fortune della mia vita il fatto di non scrivere per i giornali. Le mie tasche ci rimettono, ma la mia coscienza è soddisfatta.
Anche economisti totalmente mainstream chiariscono che oggi pagare di meno i lavoratori sarebbe un suicidio per l’economia, perché distruggerebbe quel poco di mercato interno che è rimasto.
Voglio che le donne vengano pagate di più e voglio insegnare loro a negoziare per ottenere stipendi più alti.
È lavoro ombra tutto ciò che le aziende ci costringono a faregratis, eliminando quelle che un tempo erano mansioni altrui, remunerate.
L'Italia è l'unicopaese del mondo dove esiste la quattordicesima, magari esistesse anche in altri paesi. Però devi anche considerare che se lavoro 100 giorni, 70 vanno in tasse per lo stato!
Io non ho mai avuto cachet clamorosi perché ho sempre pensato che tutti dovessero guadagnare: ho sempre pagato i musicisti quanto li pagava Gianni Morandi, ma senza i cachet di Gianni Morandi.