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Frasi sulla Montagna

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Frasi sulla Montagna di Walter Bonatti, John Muir, Mauro Corona

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Dalla vetta non si va in nessun posto, si può solo scendere.



La montagna non è solo nevi e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio tempo e misura.




I monti sono nati per le zuccate che la Terra ha sempre dato contro il Cielo nel tentativo di emularlo.



Ora siamo nelle montagne e le montagne sono dentro di noi.


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Bandiere sulle montagne non ne porto: sulle cime io non lascio mai niente, se non, per brevissimo tempo, le mie orme che il vento ben presto cancella.




I Monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi.



Sulle cime più alte ci si rende conto che la neve, il cielo e l’oro hanno lo stesso valore.



Le grandi montagne hanno il valore degli uomini che le salgono, altrimenti non sarebbero altro che un cumulo di sassi.



Quando guardo le montagne ho i sentimenti delle montagne dentro di me: li sento, come Beethoven che sentiva i suoni nella testa quando era sordo e compose la Nona sinfonia. Le rocce, le pareti e le scalate sono un’opera d’arte.



Le montagne sono le grandi cattedrali della terra, con i loro portali di roccia, i mosaici di nubi, i cori dei torrenti, gli altari di neve, le volte di porpora scintillanti di stelle.




Migliaia di persone stanche, stressate e fin troppo “civilizzate”, stanno cominciando a capire che andare in montagna è tornare a casa e che la natura incontaminata non è un lusso ma una necessità.



Io chiedo a una scalata non solamente le difficoltà ma una bellezza di linee.



Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono.



In verità si può dire che l’esterno di una montagna è cosa buona per l’interno di un uomo.




Ogni strada seguita precisamente fino alla sua fine non porta proprio in nessun luogo. Scala una montagna solo un poco, per verificare che sia una montagna. Dalla cima di una montagna non puoi vedere che si tratta di una montagna.



In cima a ogni vetta si è sull’orlo di un abisso.



Una cima raggiunta è il bordo di confine tra il finito e l’immenso.



Chi più alto sale, più lontano vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna.


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Non esiste, come qualcuno teorizza, la scalata moderna, antica o futura. Esiste soltanto la scalata, e come tale non è che un mezzo convenientemente adattato alla propria etica per raggiungere le proprie aspirazioni.



Non misurare mai l’altezza del monte prima d’aver raggiunto la cima. Allora vedrai quanto era basso.



L’alpinismo è un’attività sfiancante. Uno sale, sale, sale sempre più in alto, e non raggiunge mai la destinazione. Forse è questo l’aspetto più affascinante. Si è costantemente alla ricerca di qualcosa che non sarà mai raggiunto.



Le montagne stanno chiamando e io devo andare.



Veloce come il vento, gentile come la foresta, feroce come il fuoco, irremovibile come la montagna.



Che cosa sono gli uomini rispetto alle rocce e alle montagne?



Non è la montagna che ti sta davanti che ti logora; è il granello di sabbia nella tua scarpa.



Non sei in montagna. È la montagna a essere in te.



Tutti vogliono vivere in cima alla montagna, ma la felicità e la crescita si trovano nel cammino per scalarla.



Colui che sale sulle montagne più alte ride di tutte le tragedie, reali o immaginarie.



Non sono le montagne ciò che conquistiamo, ma noi stessi.



La nostra pace sarà ferma come montagne rocciose.



Le montagne, la foresta e il mare rendono gli uomini selvaggi; sviluppano il feroce, ma non distruggono l’umano.



Solo dopo aver scalato una grande montagna si scopre che ci sono molte altre montagne da scalare.



Le montagne sono l’inizio e la fine di tutti gli scenari naturali.



Vuoi scalare la montagna perché è lì e sai che puoi farlo.



La vista migliore arriva dopo la salita più difficile.



Solo chi rischia di andare troppo lontano avrà la possibilità di scoprire quanto lontano si può andare.



Il cliché è che la vita sia come una montagna. Vai su, raggiungi la cima e poi scendi.



Chi aspira alle vette e vuole volare deve liberarsi di tutto ciò che è pesante e farsi leggero: io la chiamo una divina capacità di leggerezza.



Alla fine non ricorderai il tempo che hai passato lavorando in ufficio o falciando il prato. Scala quella maledetta montagna.



Tutte le cose buone sono selvagge e gratuite.