Frasi sulla Gloria
Si vive solo una volta. Se diventi qualcuno nella tua vita allora vuol dire che stai vivendo per la seconda volta.
La stima vale più della celebrità, la considerazione più della rinomanza e l’onore più della gloria.
Il bisogno di gloria deriva da un senso di totale insicurezza circa il proprio valore, dalla mancanza di fiducia in se stessi.
La gloria è come un cerchio nell’acqua, che non cessa mai di allargarsi, finché, a furia di spandersi, si sperde nel nulla.
La lumachella de la Vanagloria ch’era strisciata sopra un obelisco, guardò la bava e disse: Già capisco che lascerò un’impronta ne la Storia
Come disse Cicerone, perfino quelli che sono usi denigrare la gloria vogliono che sulle pagine scritte contro di essa appaia il loro nome.
La vera gloria consiste nel fare ciò che merita di essere scritto, nello scrivere ciò che merita di essere letto; e nel vivere in modo da rendere il mondo più felice per il fatto che ci stiamo vivendo.
La gloria è solo del bene, e del vero; ma la fama può esser del bene, e del male, e del vero, e del falso.
Gli uomini migliori preferiscono una sola cosa a tutte le altre: la gloria eterna rispetto alle cose mortali; i più invece pensano a saziarsi come bestie.
La strada più vicina alla gloria – una scorciatoia, come lo era – è di lottare per essere quello che ti auguri di venire considerato essere.
La via più breve per arrivare alla gloria sarebbe fare per coscienza quello che facciamo per la gloria.
Non è coraggio senza pazienza, non è gioia senza fatica, non è forza senza dolcezza, senza umiltà non è gloria.
Osa cose straordinarie, trionfa in gloria, anche se screziato dall’insuccesso, piuttosto che schierarti tra i poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nell’indistinto crepuscolo che non conosce vittorie e sconfitte.
L’errore peggiore è pensare che quello che conta più di tutto in una partita sia vincere. Niente affatto. Quello che conta è la gloria. È giocare con stile, con bellezza, è andare in campo e travolgere l’avversario, non aspettare che sia l’avversario a farsi avanti e così morire di noia.
Nell’universale miseria della condizione umana, e nell’infinita vanità di ogni suo diletto e vantaggio, la gloria è giudicata dalla miglior parte degli uomini il maggior bene che sia concesso ai mortali, e il più degno oggetto che questi possano proporre alle cure e alle azioni loro.