Frasi sulla droga
Confesso la mia dipendenza dalla malinconia. Come droga, quando non la sento nelle vene, la cerco in un cassetto o in un angolo di strada.
I bravacci e gli spacconi, quelli che tracannano alcolici a garganella e fumano una sigaretta dopo l’altra, o si drogano, sono di gran lunga più deboli di voi. Sono fragili, insicuri, spaventati, per questo si comportano in tal modo.
La televisione è la mia droga, ma io sono sicuro di poterne fare a meno quando voglio, almeno credo.
Prendo il Quaaludes, 10-15 volte al giorno per il mal di schiena. L’Adderall per rimanere concentrato. Lo Xanax per sciogliermi, l’erba per rilassarmi. La cocaina per risvegliarmi ancora, e la morfina, bè…perchè è un mito.
La droga non é cattiva. La droga é un composto chimico. Il problema é quando quelli che prendono droga la considerano una licenza per comportarsi come teste di c.
Tra i bucomani l’amicizia non esiste proprio. Sei totalmente sola. Sei sempre sola. Tutto il resto te lo inventi.
La filosofia, come la medicina, fornisce molte droghe, ma pochissimi rimedi buoni, e quasi nessuno specifico.
Quel che invece è voluto in me, è la tensione dello spirito. Ma è essenziale, a mio avviso, non provocarla con mezzi chimici, come il bere o la droga.
Ho sniffato la mia Porsche, il mio aereo e la mia casa. Ho buttato via 20 milioni di dollari per colpa della droga.
Il rasoio fa male, il fiume è troppo basso, l’acido è bestiale, la droga dà il collasso, la corda si spezza, la pistola è proibita, il gas puzza, allora viva la vita.
Ha fatto un droga-party in paradiso: Matteo ha portato l’hashish, Pietro la cocaina, Giovanni la marijuana e Giuda i carabinieri.
Qualche volta penso che la gente comincia a bucarsi soltanto perché, senza neanche rendersene conto, ha una gran voglia di un po’ di silenzio.
La gente, drogata dal telecomando, legge molto meno, mentre leggere è vivere, e chi non legge più è colto da asfissia morale.
Sdraiati e soffoca il dolore con una dose sconosciuta di una droga sconosciuta fatta in una qualche fottuta cucina.
La tossicomania per una droga fumata è difficile da interrompere quanto quella prodotta da endovenose. Il concetto che un’abitudine prodotta da iniezioni sia particolarmente nociva deriva da un’irrazionale paura dell’ago.
Il processo creativo è un cocktail di istinto, abilità, cultura e inventiva febbrile. Non è come una droga; è quel particolare stato in cui tutto accade velocemente, un miscuglio di coscienza e incoscienza, di paura e piacere; è un po’ come amare, l’atto fisico dell’amare.
La droga deve essere controllata come un’industria per mantenerla rispettabile! Non la voglio vicino alle scuole. Non la voglio in mano ai bambini! Questa è un’infamità. Nella mia città limiteremo il traffico ai negri e alla gente di colore. Tanto sono bestie, anche se si dannano peggio per loro.
Lo taglia di nuovo, ne aspiro un po’. Mi accomodo sul divano e considero il Rubicone che ho appena attraversato. C’è un attimo di rimpianto, seguito da un’immensa tristezza. Poi mi sale dentro un’ondata di euforia che spazza via ogni pensiero negativo, presente e passato. È un’iniezione di cortisone nella sottocorteccia. Non mi sono mai sentito così vivo, così speranzoso – e, soprattutto, non ho mai provato una simile energia.
La visione romantica della dipendenza ha poco di glorioso e alla fine non è altro che un buco. La droga è un’esperienza che può ucciderti o dalla quale puoi imparare qualcosa e diventare alla fine una persona libera. Non credo sia un’esperienza del tutto negativa, ma certamente difficile e debilitante.
– Non ridere tu! Non ridere, perché io so che tu in tasca hai ancora diverse dosi di droga! Dosi di droga, René?– E allora che c’è?– Come allora? Che droga è? Hashish, marijuana, ecstasy, eroina? Cos’è?– Ma che ti frega di cos’è?– Perché che mi frega? Ma quando mai uno nella vita usa la parola “droga”, scusa? Tu usi la parola “droga”? Dammi la droga, sono fatto di droga… Dai Renè!– Cosa dici, Stanis?! Ma, quale vita?! Qui stiamo facendo Gli occhi del cuore, la rete è stata molto chiara: questa scena deve essere uno spot antidroga e noi la dobbiamo chiamare col suo nome, cioè “droga”!