Frasi sulla Consapevolezza
La consapevolezza è uno stato mentale che ci permette di essere più sensibili, attenti e vigili nei confronti del nostro ambiente. Si tratta di una qualità intangibile che si riferisce alla capacità di essere consapevoli di ciò che stiamo facendo, pensando e sentendo. Una persona consapevole è in grado di prendere decisioni maggiormente ponderate e responsabili.
Le frasi sulla consapevolezza possono avere diversi significati ed esprimere differenti sfaccettature della stessa parola.
Frasi sulla Consapevolezza di Osho, Carl Gustav Jung
Andare sulla luna, non è poi così lontano. Il viaggio più lontano è quello all’interno di noi stessi.
La consapevolezza è una qualità molto importante della vita, che ci aiuta a riconoscere i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni. Ci aiuta anche a riconoscere i nostri limiti e ad accettarli, imparando ad andare oltre quelli che possono sembrare dei limiti insormontabili. La consapevolezza ci può insegnare a prendere decisioni più sagge e di conseguenza vivere una vita più soddisfacente. Quando siamo consapevoli di noi stessi, possiamo esprimere meglio la nostra individualità e rispettare la personalità degli altri.
In conclusione, è facile comprendere quanto sia importante acquisire un livello adeguato di consapevolezza per affrontare al meglio le avversità della vita quotidiana.
Vivere nel mondo senza avere consapevolezza del suo significato è come vagabondare in una immensa biblioteca senza neppure toccare un libro.
La tua visione diventa chiara solo quando guardi dentro il tuo cuore. Chi guarda fuori, sogna. Chi guarda dentro, si sveglia.
Una volta conosciuta la consapevolezza, nulla può essere più prezioso: hai conosciuto la più grande estasi della vita.
Il semplice accettare il fatto che “Io sono responsabile di qualsiasi cosa sono” è l’inizio della consapevolezza. Inizi a uscire dallo stato di ubriachezza nel quale hai vissuto per secoli.
La consapevolezza è il cammino per il senza morte, la mancanza di consapevolezza è il cammino per la morte. Coloro che sono consapevoli non muoiono, coloro che non lo sono è come se fossero già morti.
Coloro che hanno sviluppato pienamente la consapevolezza, gioiscono nella consapevolezza, gioiscono come se fossero già arrivati alla meta. Questi uomini saggi, meditativi, affidabili, in possesso dei più forti poteri, raggiungono il Nirvana, la massima felicità.
Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa.
La consapevolezza implica una straordinaria sensibilità, nella quale il pensiero smette di fare affermazioni e scopre i suoi limiti.
È la consapevolezza della fragilità ciò che permette di costruire relazioni veramente umane, società veramente civili.
Ci sono volte in cui sei più consapevole di essere vivo, consapevole che vivere è doloroso, non perché è terribile ma perché è meraviglioso.
Tutti abbiamo varie forme di pazzia e di bruttezza, delle quali non siamo coscienti, ma di cui gli altri sono consapevoli. se ci pensi su fitto, non campi più.
L’unica cosa presente nelle profondità del tuo essere è il tuo sé testimone, la tua consapevolezza: essa resta uguale, mentre tutto il resto cambia.
Quando la tua mente fluttua, esistono due entità: una sono le nuvole, i pensieri, gli oggetti, le immagini; l’altra è la consapevolezza, la mente stessa. Se presti troppa attenzione alle nuvole, agli oggetti, ai pensieri e alle immagini, hai dimenticato il cielo.
Il problema autentico è risvegliare nell’individuo quel tanto di consapevolezza capace di generare in lui il desiderio di divenire libero, intelligente, autorealizzato e pienamente consapevole.
Quando dico che la consapevolezza non può essere raggiunta dalla mente, voglio dire che non puoi raggiungerla pensandoci su. Puoi continuare a pensarci all’infinito, ma ti muoverai in un circolo. La devi praticare, la devi “fare”.
Per trovare la pace interiore pratica il non attaccamento: sii consapevole che niente e nessuno ti appartiene veramente.
Vuoi che ti dica in che cosa consiste la conoscenza? Consiste nell’essere consapevoli sia di sapere una cosa che di non saperla. Questa è la conoscenza.
Puoi evolvere in consapevolezza solo se continui a lavorare sulla tua anima testimoniante; se diventi sempre più un testimone distaccato e presente di tutto ciò che fai, di tutto ciò che pensi, di tutto ciò che senti.
Nella consapevolezza non c’è divenire, non c’è nulla da guadagnare. C’è un’osservazione silenziosa senza scelta, senza condanna, da cui scaturisce la comprensione.