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Frasi sull’oppressione

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Frasi sull’oppressione di Nelson Mandela, Oscar Wilde, Martin Luther King, Platone

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Più che per la repressione, soffro per il silenzio del mondo.



Non è libero un popolo che ne opprime un altro.




L’oppresso che accetta l’oppressione finisce per farsene complice.



Spesso è più facile indignarsi per una ingiustizia commessa dall’altra parte del mondo che per una oppressione e discriminazione a mezzo isolato da casa.


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Per me è sempre stato un mistero perché gli uomini si sentano onorati quando impongono delle umiliazioni a propri simili.




I leader che non agiscono facendo leva sul dialogo, ma insistono a imporre le loro decisioni, non guidano il popolo, lo manipolano. Essi non liberano, né sono liberati: opprimono.



Ciò che si avverte in sé di diverso, è esattamente ciò che si possiede di raro, ciò che costituisce il valore di ciascuno – ed è proprio quello che si cerca di sopprimere.



La libertà è una sola: le catene imposte a uno di noi pesano sulle spalle di tutti.



Il potere sa che se tiene l’oppresso e il povero nell’ignoranza avrà gioco facile.



La pace non vuol dire solo fermare la guerre, ma fermare l’oppressione e l’ingiustizia.




La tristezza è ciò che accomuna oppressi e oppressori-



Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi.



Io ho un sogno, che un giorno perfino lo Stato del Mississippi, uno Stato che ribolle di ingiustizia, che ribolle di oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia.



Nessuna oppressione è così pesante o duratura quanto quella inflitta dalla perversione e dall’eccesso di autorità legale.




La rivoluzione è la festa degli oppressi e degli sfruttati.



La libertà non consiste tanto nel fare la propria volontà quanto nel non essere sottomessi a quella altrui.



Siamo tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti ma non uccisi.



Un uomo non può tenere un altro uomo nel fango senza restare nel fango con lui.


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L’arma più potente nelle mani dell’oppressore è la mente dell’oppresso.



È l’incatenato stesso che coopera nel modo più efficace per perfezionare la sua condizione di incatenato.



Quanto più l’uomo è religioso, tanto più crede; quanto più crede, tanto meno sa; quanto meno sa, tanto è più ignorante; quanto è più ignorante, tanto è più governabile.



La gente in America non si sente oppressa perché ha molte cose materiali. Ha un lavoro, da mangiare, soldi. E sono proprio queste le cose che la opprimono!



La stessa civiltà che dovrebbe renderci più indipendenti e più liberi, ci costringe a una schiavitù di atti e di pensieri di cui non ci rendiamo mai conto.



Le mie avversioni sono semplici: stupidità, oppressione, crimine, crudeltà, musica leggera.



Il desiderio di resistere all’oppressione è radicato nella natura umana.



In ogni città esistono i grandi che desiderano comandare e opprimere il popolo e di contro esiste il popolo che desidera non essere comandato né oppresso dai grandi.



Elevate aspettative furono una volta poste nella democrazia, ma la democrazia significa semplicemente l’oppressione del popolo da parte del popolo per il popolo.



Le ideologie sono libertà mentre si fanno, oppressione quando sono fatte.



Ogni oppressione crea uno stato di guerra.



La maggior consolazione degli oppressi è forse credersi superiori ai loro tiranni.



Se siete neutrali in situazioni di ingiustizia, avete scelto la parte dell’oppressore. Se un elefante ha il suo piede sulla coda di un topo e dici che sei neutrale, il topo non apprezzerà la vostra neutralità.



Gli uomini liberi sono governati dalle regole, gli schiavi sono governati dagli uomini.



È dubbio se gli oppressi abbiano mai lottato per la libertà. Essi lottano per l’orgoglio e il potere – potere di opprimere gli altri. Gli oppressi vogliono soprattutto imitare i loro oppressori; vogliono vendicarsi.



Nella lotta per la libertà gli oppressi hanno spesso conquistato solo una maggiore libertà per i propri oppressori.



I perseguitati anelano al ruolo di persecutori. Gli schiavi sognano di essere padroni.



Così la macchina dell’oppressione sempre si volta contro chi la serve



Un’anima meschina, sottrattasi all’oppressione, opprimerà a sua volta.



Tra coloro che non amano l’oppressione sono molti quelli che amano opprimere.



Quale rivoluzione può liberare i popoli che amano l’oppressione? Solo i liberi possono essere liberati.



Non esiste una situazione così intollerabile da far necessariamente sollevare gli esseri umani. La gente sopporta tutto, e più a lungo dura la situazione, più la sopporterà con calma.