Frasi sull’approvazione
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Frasi sull’approvazione di Nicolás Gómez Dávila, Ambrose Bierce, Paul Cezanne
Il consenso che presiede all’agire sociale può certamente essere estorto con la forza o con l’influenza strategica. Ma esiste consenso autentico solo se basato su “convincimenti comuni”.
Credendo a se stesso, l’uomo si espone sempre al giudizio della gente. Credendo agli altri ha sempre l’approvazione di chi lo circonda.
Non cercare il favore della moltitudine: raramente esso si ottiene con mezzi leciti e onesti. Cerca piuttosto l’approvazione dei pochi; ma non contare le voci, soppesale.
In fin dei conti, non fu l’approvazione delle masse, ma l’amore di una donna, a cambiare la sua vita.
Le peggiori mancanze le ho fatte a me stessa, quando ho permesso che mi facessero sentire sbagliata solo perchè non ero giusta per loro.
Le più grandi tentazioni non sono quelle che sollecitano il nostro consenso al peccato, ma quelle che ci recano grandi mali mascherandoli come i più grandi beni.
Il ricorso alla violenza anche non necessaria per l’arresto dei Blues Brothers è ammesso e approvato.
Se tu permetti alla tua luce di splendere / inconsciamente dai agli altri / il permesso di fare lo stesso.
Un fatto è disapprovare le idee politiche di uno scrittore; altra cosa, non necessariamente incompatibile con la prima, è disapprovare “lui” perché ti costringe a pensare.
Niente è più comune della reciproca antipatia, quando un’approvazione reciproca è particolarmente attesa.
Responsabilmente i dirigenti politici dicano se la politica serve per registrare il consenso o per formarlo il consenso.
Se Dio non esiste tutto è permesso? No. Se Dio non esiste nulla ha importanza. I permessi sono risibili quando i significati si annullano.
La forza dell’indifferenza! ? È quella che ha permesso alle pietre di durare immutate per milioni di anni.
Quando gli sciocchi chiedono un consiglio è soltanto perché sperano di sentirsi approvare la decisione che essi hanno già preso.
Consultare (v. tr.). Consiste nel richiedere l’approvazione altrui in merito a una decisione già adottata.
La dialettica euristica è l’arte di disputare, e precisamente l’arte di disputare in modo da ottenere ragione, dunque per fas et nefas
Il consenso è un valore desueto e sospetto. Lo stesso non si può dire per la giustizia. Occorre dunque pervenire ad una pratica della giustizia non legata al consenso.
Guardatevi bene soprattutto dal cercare o disprezzare l’approvazione degli uomini, ma accogliete lodi e disprezzi con la medesima indifferenza.
Visconti mi ha permesso di esprimere la forza, l’energia che nascondevo. Fellini mi ha reso la mia voce.
L’amor proprio trova il suo godimento nel consenso e l’approvazione degli uomini; ma l’ultimo grado dell’orgoglio è di godere del loro disprezzo.
Ogni cosa in questa stanza è commestibile, persino io lo sono… Però quello si chiama cannibalismo, miei cari ragazzi, e infatti è disapprovato in molte società!
Il giorno incomincia e finisce comunque, senza il nostro consenso. Non siamo padroni del tempo, solo padroni di dargli un senso.