Frasi sul Pentimento
Pentito per quello che ho fatto? Pentito è una parola che non mi piace, signor giudice. Diciamo che sono... dispiaciuto.
Il nostro pentimento non vien tanto dal rammarico del male che abbiamo fatto quanto dal timore di quello che ne può derivare.
Sopra ogni dolore d'ogni sventura si può riposare, fuorché sopra il pentimento. Nel pentimento non c'è riposo né pace, e perciò è la maggiore e la più acerba di tutte le disgrazie.
L'unicovizio che non può essere perdonato è l'ipocrisia. Il pentimento di un ipocrita è esso stesso ipocrisia.
Pentimenti sul passato, noja del presente, e timor del futuro; ecco la vita. La sola morte, a cui è commesso il sacro cangiamento delle cose, promette pace.
Esseredisgraziati è da tutti; non abbiosciarsi, saper sopportare con rassegnazione, pentirsi e riparare, è da pochi; è da buoni e forti!
È bello pentirsi quando non c’è più niente da fare. Un senso di colpafacile, senza troppe conseguenze.
Se non hai idee, poco male, la colpa non è tua. Ma se non hai idee e ti «vengono» egualmente, allora pèntiti.
Ci troviamo in un mondo in cui la possibilità del terrorismo, unita alla tecnologia, potrebbe farci pentire di aver agito.
Ci sono poche donne così perfette da impedire che un marito non si penta almeno una volta al giorno d'aver una moglie o che giudichi felice chi non l'ha.
Il pentimento non è una virtù - cioè non proviene dalla ragione. Chi si pente di una sua azione è due volte miserevole, cioè impotente.