Frasi sul linguaggio
Quando un uomo ha prodotto moltissime parole perde la nozione di quanto esse significhino per gli altri. Solo allora comincia la vera cattiveria del parolaio.
Il linguaggio ahimè vuole rappresentare tutte le cose. Invece il linguaggio è una cosa, accanto alle altre.
Noi siamo nel linguaggio e il linguaggio crea dei guasti; anzi è fatto solo di buchi neri, di guasti.
Il linguaggio è una forma della ragione umana, con una sua logica interna della quale gli uomini non conoscono nulla.
Tutto il discorso, scritto o parlato, è un linguaggio morto fino a che non si trova un ascoltatore ben disposto e preparato.
Ad opera del linguaggio è sorta una comunanza, una comunanza del sapere e quindi del volere mai prima esistita.
La bella musica è un linguaggio universale che parla direttamente da cuore a cuore, oltre i muri, oltre i confini delle nazioni.
L’azione è la grande novità del linguaggio: “Fare ciò che si sa”. L’arte, sarà tanto più libera quanto più sarà antiletteraria.
Non ci comprenderemo mai fra noi finché non avremo ridotto la nostra lingua a non più di sette parole.
Scrivere aforismi è da gran signore; un gran signore regala bottiglie di vino pregiato; un villano regala una botte di vino mediocre.
Col fumetto posso fare di tutto, perché non è un’arte minore. E perché se l’arte è comunicazione, cosa c’è di più comunicativo del fumetto?
Il linguaggio opera interamente nell’ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite.
Faccio dire ad altri quello che non so dire bene, talvolta per debolezza del mio linguaggio, talaltra per debolezza dei miei sensi.
È così difficile comprendere che c’è gran voglia di una comunicazione e di soluzioni fuori dai vecchi schemi partitici, che sono logori e anti-moderni?
L’uomo si comporta come se fosse il modellatore e il padrone del linguaggio, mentre in effetti il linguaggio resta il padrone dell’Uomo.
I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo. Tutto ciò che io conosco è ciò per cui ho delle parole.