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Frasi sul Comunismo

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Frasi sul Comunismo di Karl Marx, Fedor Dostoevskij

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Quando io do cibo ai poveri, mi chiamano santo. Quando chiedo perché i poveri non hanno cibo, mi chiamano comunista.



Io sono comunista. Perché detesto l’ipocrisia e amo la verità. Perché si può sbagliare, ma non fino al punto di essere capitalista.




Il comunismo è la più grande e sanguinosa illusione che l’umanità abbia partorito.



Se le cose del capitalismo vanno male, è colpa del capitalismo, ma è colpa del capitalismo anche se vanno male le cose del comunismo.


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Ecco come siete, voi comunisti: di una frase fate una corda, e ci impiccate un uomo…




È l’incredibilità dell’esperimento che aiuta a spiegare, non a scusare, il plauso, anch’esso intellettuale, che in Occidente lo accompagnò.



Personalmente penso che la categoria del comunismo abbia oggi un potenziale largamente inesplorato. A condizione, appunto, di essere agìto non come una risposta precotta, ma come una ricerca comune e una domanda radicale sulla espropriazione di senso anche della vita, in questa fase storica.



Picasso è un genio. Come me. Picasso è un comunista. Io no.



Per tentare di riuscire il comunismo deve farsi meno comunista.



Si legge quasi ovunque




Di’ ai tuoi compagni di Miami, e al tuo amico, che sarà un piacere. Io un comunista lo ammazzo anche gratis, ma per la carta verde di residenza, sarei anche disposto a sotterrarlo.



Il comunismo è uno di quei miraggi che non si possono realizzare e non si realizzeranno mai, neppure se attuato con la violenza e mantenuto con la forza.



Il comunismo è l’esasperazione del cancro burocratico che ha sempre roso l’umanità.



Anche i partigiani cui consegnavo le munizioni non erano partigiani comunisti. Erano partigiani di Giustizia e Libertà.




Ho cominciato a dubitare del comunismo quando ho visto che i giapponesi non lo fotografavano.



Il comunismo non è oggetto di libera scelta intellettuale, né vocazione artistica: è una necessità materiale e psicologica.



Non sono mai stato comunista, ma se lo fossi stato non me ne vergognerei.



Io non sono comunista perché non me lo posso permettere.


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Non parliamo del comunismo. Il comunismo era solo un’idea, solo confusione nel cielo.



La sua idea del comunismo è che nessuno prenda ordini da lui; ma come fa a marciare la gente, se nessuno comanda; e come fa ad andare avanti, senza marciare?



C’era un fascino perverso nel sistema totalitario comunista, che offriva in cambio della libertà una sicurezza passiva, una pigrizia intellettuale, una tranquillità nel pubblico e nel privato.



Il comunismo è morto di comunismo. Il moloch ha divorato se stesso.



Abbiamo compreso tardi che il comunismo realizzato è diverso da quello teorico.



Il comunismo non è mai andato al potere in un paese che non fosse smembrato dalla guerra o dalla corruzione, o da entrambe.



Quando morirò, il mio unico desiderio sarà che la Cambogia rimanga Cambogia e stia con l’Ovest. È finita per il comunismo, e ci tengo a sottolinearlo.



L’italiano: totalitario in cucina, democratico in Parlamento, cattolico a letto, comunista in fabbrica.



Questi cacciatori di comunisti! Sanno veramente cos’è il comunismo? Ponete loro la domanda. La loro risposta vi farà scoppiare in una risata.



In realtà io non vedo il comunismo come una cosa negativa.



–Papà, e se il parroco ti confessasse che sono…– Sei cosa?– Sonooo…– Dai si può ancora risolvere…– Omosessuale!– Ah, che bello, pensavo comunista!



Quando avviene di essere battuti, noi comunisti non abbiamo altro da fare che riprendere la lotta per andare avanti.



Dicono che ci siano due posti dove il comunismo funziona: in cielo, dove non ne hanno bisogno, e all’inferno, dove ce l’hanno già.



L’adesione al comunismo è il rito che permette all’intellettuale borghese di esorcizzare la sua cattiva coscienza senza abiurare il suo essere borghese.



Il comunismo non è amore. Il comunismo è un maglio che si usa per schiacciare il nemico.



Che le classi dominanti tremino pure all’idea d’una rivoluzione comunista. I proletarii non hanno nulla a perdere, all’infuori delle loro catene: essi hanno un mondo da guadagnare. Proletari di tutti i paesi unitevi!



Il comunista è colui che è dalla parte di chi lavora.



Il comunismo non toglie a nessuno potere d’appropriarsi la sua parte dei prodotti sociali, esso non toglie che il potere di assoggettare coll’aiuto di quest’appropriazione, il lavoro degli altri.



Mi autodefinisco illuminista, giacobino e comunista.



Per noi in Russia, il comunismo è un cane morto, mentre, per molte persone in occidente è ancora un leone vivente.



Noi comunisti veniamo da lontano ed arriveremo lontano.



Chi vuole restaurare il comunismo è senza cervello. Chi non lo rimpiange è senza cuore.