Frasi sui crimini
Le frasi sui crimini ci aiutano a riflettere sulla gravità di ciò che queste persone compiono. Spesso, i criminali sono visti come persone senza morale e senza alcun rispetto per le leggi. Tuttavia, in molti casi, le loro azioni non sono solo una sfida all'autorità, ma anche una violazione della dignità umana.
Frasi sui crimini di Guido Ceronetti, George Bernard Shaw, Voltaire
La vendetta è un atto di passione; il castigo un atto di giustizia. Le offese vengono vendicate, i crimini vengono castigati.
Manchevolezza. Termine che serve a designare le colpe che io posso aver commesso a differenza delle tue che sono senz’altro atti criminali.
Le frasi sui crimini riflettono su una realtà difficile e triste che affligge la nostra società: l'esistenza di reati commessi contro le persone, le proprietà e l'ambiente. I crimini possono variare da piccoli furti o vandalismo a gravi violazioni della legge come omicidio, stupro, violenza domestica, frodi e corruzione. L'impatto di un crimine può essere devastante, non solo per la vittima ma anche per la famiglia o i membri della comunità in cui è stato commesso.
La storia ha dimostrato che i crimini più terribili contro l’amore sono stati commessi in nome di dottrine difese in modo fanatico.
Le false opinioni somigliano alle monete false: coniate da qualche malvivente e poi spese da persone oneste, che perpetuano il crimine senza saperlo.
I gatti, le donne e i grandi criminali hanno questo di comune, essi rappresentano un ideale inaccessibile e una capacità di amare se stessi che li rende attraenti.
La vera fonte di quasi tutti i nostri crimini, se si vuol far risalire il problema a un’origine comune, va attribuito all’ozio.
“I crimini dell’estrema civiltà”, dice Barbey d’Aurevilly ” sono certamente più atroci di quelli dell’estrema barbarie”. Eccoli.
Padre contro figlio, fratello su fratello partoriti in un avello come carne da macello, uomini con anime sottili come lamine, taglienti come il crimine, rabbiosi oltre ogni limite.
Danbury non era una prigione. Era una scuola del crimine, entrai con un diploma in Marijuana, ne uscii con un Dottorato in Cocaina.
I crimini sono creati dal parlamento; perché c’è bisogno di un poliziotto per fare un criminale. Non si diventa criminali infrangendo la legge, ma standoci lontano.
Chi sfrutta i bambini spegne la luce del mondo, perché sfruttare i bambini significa fare un crimine contro l’umanità.
Il peggior criminale che abbia mai camminato su questa terra è moralmente superiore al giudice che lo condanna alla forca.
Vi sono crimini che diventano innocenti e perfino gloriosi a causa del loro splendore, numero ed eccesso.
Spogliato delle razionalizzazioni etniche e delle pretese filosofiche, un crimine è una qualunque cosa, che chi comanda, proibisce.
– Qui bisogna smettere di fare le bambinaie e farci rispettare come polizia.– Sono ragazzi!– “Ragazzi”! È il pretesto più scemo di questo mondo. Ogni criminale è stato ragazzo una volta.
Mi vorrebbe suo complice nel crimine estetico di abbinare un raffinato abito militare a quella atroce sciarpa fatta a maglia, chiaramente uno dei primi sforzi della sua fidanzata.
Il crimine non può essere tollerato, i delinquenti sguazzano nella comprensiva indulgenza della nostra società.
Se uno storico dovesse considerare sinceramente tutti i crimini, le debolezze e disturbi del genere umano, i suoi lettori prenderebbero il suo lavoro per satira piuttosto che per storia.