Frasi su Marzo
Frasi su Marzo. Trova decine di Frasi su Marzo con immagini da copiare e condividere.
Frasi su Marzo di Emily Dickinson
Quella sensazione di sole e insieme di freddo e nessuna che ha ragione più dell’altra. Marzo è una trappola in cui cadere è volare.
Era uno di quei giorni di marzo in cui il sole splende caldo e il vento soffia freddo: quando è estate nella luce, e inverno nell’ombra.
Marzo è un maschiaccio con i capelli arruffati, un sorriso malizioso, il fango nelle scarpe e una risata nella sua voce.
Era marzo e soffiava il vento. Anzi, non ‘soffiava’, sferzava, flagellava. Era feroce e screanzato.
Un bel pomeriggio di fine marzo. Riuscii a scorgere, alte fra le radici contorte di una quercia, tre belle primule: occhieggiavano con tanta dolcezza dal loro nascondiglio.
Qualche giorno più tardi, era il 12 marzo, pochi minuti prima di mezzogiorno di una dolce giornata primaverile, cielo blu ghiaccio e pioppi in fiore, accadde qualcosa di miracoloso.
Era una tipica notte di marzo, fredda e tempestosa, con una falce di luna coricata sul dorso come se il vento l’avesse ribaltata e frange di nuvole che fluttuavano diafane e impalpabili.
Nonostante l’ora mattutina, all’aria fresca era già mescolato un po’ di tepore. Si era già alla fine di marzo.
Marzo è arrivato dentro l’inverno, come il più mansueto e mite degli agnelli, portando giorni che sono croccanti e dorati e formicolanti, ciascuno seguito da un gelido crepuscolo rosa che a poco a poco si perde in un fiabesco chiaro di luna.
Marzo è rinascita, le gemme, i colori delicati. Le giornate più lunghe, gli uccellini che timidamente cinguettano ed iniziano a fare il nido. Marzo ha gli occhi di chi ci crede.
E l’arco della porta bassa e il gradino liso di troppi inverni, favola sono nell’improvviso Raggiare del sole di marzo.
Come la mano si apre marzo, Come la mano sul mandolino Si toglie amore il solino E salta, saltella scalzo.
Marzo, fanciullo dal lungo sbadiglio, i tuoi capricci incantevoli come risa dopo le lacrime sono trastulli di nuvole e sole. Col tuo fresco fiato che sa di viole appanni il verde novizio dei colli, l’impiumo leggero degli alberi, per poi rischiararli improvviso.
Che torbida notte di marzo! Ma che mattinata tranquilla! che cielo pulito! Che sfarzo di perle! Ogni stelo, una stilla che ride: sorriso che brilla su lunghe parole.
Come sono felice Ti aspettavo da tanto Posa il Cappello Devi aver camminato Come sei Affannato Caro Marzo, come stai tu, e gli Altri Hai lasciato bene la Natura Oh Marzo, Vieni di sopra con me Ho così tanto da raccontare.
Marzo pazzo e cuorcontento si sveglia un mattino pieno di vento: la prima rondine arriva stasera con l’espresso della primavera.