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I veri studenti sono a casa studiare. In piazza ci sono solo i centri sociali e gli studenti fuori corso.
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Non dico che sono contro la democrazia, ci mancherebbe altro. Mi accusano naturalmente di questo: quando ho detto come provocazione, evidentemente paradossale, che dovrebbero votare solo i capigruppo.
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La felicità è uno stato di grazia irraggiungibile che forse non esiste nella realtà terrena. È un qualche cosa a cui si tende, ma che non si riesce mai a raggiungere.
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[La satira politica] Si misura con le persone reali, insegue ideali e progetti collettivi per triturarli e irriderli, può infastidire e irritare, magari nei momenti di stanchezza, ma non saperla capire, buttarla fuori dal campo, addirittura censurarla è qualcosa di assurdo.
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[«Lei non prova imbarazzo a firmare un decreto su Retequattro?»] Io non provo nessun imbarazzo, piuttosto mi chiedo se non lo prova lei, a scrivere per un giornale come l’Unità.
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Per rendersi conto di chi sono i nostri avversari basta andarsi a leggere l’Unità: lì sono contenuti tutto l’odio e tutta l’invidia della sinistra.
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L’innovatore è uno che fa le cose in modo diverso da quello in cui si sono sempre fatte. Ritengo di essere geneticamente, istintivamente un innovatore; ma l’innovatore incarna l’antitesi dell’establishment che giudica ingombrante, fastidioso, da mettere ai margini chiunque abbia il gusto e il pallino delle novità.
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Dimostrerò nero su bianco di essere eticamente superiore agli altri protagonisti della politica europea.
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Non è il pubblico il consumatore al quale noi guardiamo, ma sono le aziende che fanno pubblicità. Quindi il nostro fine primario è quello di servire alle aziende ed al sistema economico del paese.
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Ho investito molto denaro nelle news e nella cultura pensando che non mi avrebbero reso direttamente in termini economici e di pubblicità, ma sicuramente in un ritorno di immagine.
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Il pubblicoitaliano non è fatto solo di intellettuali, la media è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco. È a loro che devo parlare.
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Accusare di corruzione me è come arrestare madre Teresa di Calcutta perché una bambina del suo istituto ha rubato una mela.
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Io sono assolutamente certo di essere l'uomo più democratico che sia mai giunto ad essere primo ministro d'Italia.
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Il capitalismo continua ad essere il miglior sistema se lo paragoniamo con quelli ispirati alle ideologie totalitarie che hanno condannato interi popoli alla miseria e all'assenza di libertà.
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Quando vendete i nostri servizi, ricordatevi sempre che l’italiano è il popolo più credulone della Terra: si beve le citazioni in un modo straordinario.
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La mia bravura è fuori discussione, la mia sostanzaumana, la mia storia, gli altri se la sognano. Sono loro che devono dimostrare a me di essere bravi.
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Si va verso una cultura internazionale che ha evidentemente anche lati negativi. Però la storia si muove in questa direzione. Non ci si può opporre, non ci sono alternative.
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Io il successo me lo sono meritato, come Franco Baresi che si è fatto i suoi miliardi giocando da grande difensore.
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Io ho sempre pensato con Erasmo da Rotterdam che le cose più grandi nella vita e nella Storia, siano sempre frutto, non della ragione, ma di una sana, lungimirante, visionaria follia.
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Sì è vero, la legge è uguale per tutti, ma per me è più uguale che per gli altri perché mi ha votato la maggioranza degli italiani.
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Dire che io utilizzo la mia posizione di leaderpolitico per interessi personali è negare il disinteresse e la generosità che mi appartengono.
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(Magistratura) Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razzaumana.
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