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Frasi di Paolo Crepet

Frases de Paolo Crepet

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  • Un pizzico di gelosia può fare miracoli, due combinare un disastro.


  • Se non si è convinti del proprio valore, non ci si farà mai rispettare: senza autostima non si va lontani. Dignità e autostima vanno di pari passo.


  • Libertà significa fare insieme cose diverse, l’opposto di ciò che accade in un ipermercato.


  • Ciò che la crisi insegna è che ora più che mai abbiamo necessità di tornare a pensare, progettare, sperimentare.


  • Non saranno né la televisione né Internet a creare disagio ai bambini e agli adolescenti, quanto una certa indisponibilità degli adulti a esserci.


  • L’infelicità è una palude dove non alberga che la resa, la rinuncia.


  • Un’eccessiva tutela impedisce la maturazione, quindi blocca anche lo sviluppo emotivo, la felicità.


  • C’è un problema psicologico, non giuridico: voi siete mamme e non ve lo devo dire io che quei nove mesi non sono solo una questione di crescita biologica. Ci sono migliaia di studi che testimoniano che tra la mamma e il bambino che ha in pancia si stabilisce una relazione affettiva.


  • Il matrimonio è il supremo tributo a un’unione d’amore, ma implica anche l’esercizio di comprensione e adattamento all’altro, ovvero alla sua diversa individualità.


  • E’ giusto ribellarsi a una certa cultura che prevede che le emozioni debbano essere sempre controllate: che non bisogna piangere né ridere troppo e nemmeno essere eccessivamente tristi.


  • Spesso non si parla per timore delle reazioni. Eppure si ferisce di più con l’omissione, l’indifferenza: espressioni della forma del più terribile disprezzo.


  • E' giusto ribellarsi a una certa cultura che prevede che le emozioni debbano essere sempre controllate: che non bisogna piangere né ridere troppo e nemmeno essere eccessivamente tristi.


  • L’essenziale non lo si coglie quando i conti tornano, ma soltanto quando il sipario cala all’improvviso e non resta che una platea vuota e ci si sente immensamente soli.


  • Il livello di tolleranza e le capacità di sopportarecompromessi variano da persona a persona.


  • Un no, perché abbia peso e valore, deve essere spiegato, non può essere solo imposto. Un no, come una regola, richiede coerenza, componente essenziale dell’autorevolezza.


  • Mostrando fermezza e capacità di giudizio non contaminato dal virus del condono si può indicare la strada ai nostri cittadini piú giovani.


  • Se ci s’innamora senza prima aver coltivato l’amore per se stessi, si andrà incontro alla tristezza dell’umiliazione.


  • L’amicizia è necessità, mai convenienza. Esigenza dettata dall’intelligenza emotiva.


  • E' giusto ribellarsi a una certa cultura che prevede che le emozioni debbano essere sempre controllate: che non bisogna piangere né ridere troppo e nemmeno essere eccessivamente tristi.


  • La competizione non è per tutti e soprattutto non seleziona i migliori, solo i meno sensibili.


  • Recriminare dà dei vantaggi: non si è costretti a proporre qualcosa di diverso. Il lamento fa comodo.


  • L’amicizia non fa sconti, è un sentimento onesto: restituisce tutto ciò che si è seminato.