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L’infelicità non consiste nel fare una cosa per ordine di altri, ma nel farla contro la propria volontà.
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Tuttavia, questa è in sostanza la mia regola: comportati con chi ti è inferiore come vorresti che si comportasse con te chi ti è superiore.
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Mi domandi quale sia la giusta misura della ricchezza? Primo avere il necessario, secondo quanto basta.
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Ci vuole tutta una vita per imparare a vivere, e, ciò che forse ti stupirà di più, ci vuole tutta una vita per imparare a morire.
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Chi è diventato amico per convenienza, per convenienza finirà di esserlo. Se nell’amicizia si ricerca un utile, per ottenerlo si andrà contro l’amicizia stessa.
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Il saggio è autosufficiente non nel senso che vuole essere senza amici, ma che può stare senza amici; e questo -può- significa che, se perde un amico, sopporta con animo sereno.
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Il nostro primo dovere è di non seguire, come fanno gli animali, il gregge di coloro che ci precedono.
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Sono più le cose che ci spaventano di quelle che ci minacciano effettivamente, e spesso soffriamo più per le nostre paure che per la realtà.
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Sono più le cose che ci spaventano che quelle che fanno effettivamente male, e siamo travagliati più per le apparenze che per i fatti reali.
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Molte cose, non è perché sono difficili che non osiamo farle, ma perché non osiamo farle che sono difficili.
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Perciò non devi attribuire a Epicuro quei pensieri che t’ho inviato: sono di dominio pubblico, e soprattutto della nostra scuola.
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La ragione vuol prendere la decisione giusta, l’ira vuole che sembri giusta la decisione che ha già preso in partenza.
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Un’ira smisurata sfocia nella follia; perciò evita l’ira, per conservare non solo il dominio di te, ma la tua stessa salute.
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L’invidia si volge alle cose vicine, mentre quelle lontane sono guardate con animo schietto e sincero. La vita del saggio, dunque, spazia per ogni dove, è senza tempo, non è limitata, come quella degli altri mortali.
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Anche in uno stato oppresso c’è la possibilità per un uomo saggio di manifestarsi, e in uno fiorente e felice regnano la sfrontatezza l’invidia e mille altri vizi che rendono inerti.
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