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La nostra memoria è un mondo più perfetto dell’universo: restituisce la vita a coloro che non esistono più.
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Respirare, dormire, bere, mangiare, lavorare, sognare, tutto ciò che facciamo è morire. Vivere, insomma, è morire!
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La golosità ha sull’amore mille vantaggi. Ma il più importante è che, mentre bisogna essere in due per abbandonarsi all’amore, si può praticare la golosità da soli, anche se l’abate Morellet ha detto: “Per mangiare un tacchino al tartufo bisogna essere in due: il tacchino e se stessi”.
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Un’arte strana, la musica: la più poetica e accurata di tutte le arti, eterea come un sogno e precisa come l’algebra.
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Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno.
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Bisognerebbe amare, amare follemente, senza vedere ciò che si ama. Perché vedere è comprendere, e comprendere è disprezzare.
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Piacere alle donne! È questo il desiderio che arde in quasi tutti. Essere con tutta la potenza del talento un uomo d’eccezione, ammirato, adulato, amato, in grado di cogliere quasi a suo piacere quei frutti di carne viva di cui siamo affamati.
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È meglio essere infelicemente innamorati che essere infelicemente sposati. Alcuni fortunati riescono in tutte e due le faccende.
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Tutte le religioni sono stupide con la loro morale puerile e le loro egoistiche promesse, tremendamente idiote. La morte soltanto è certa.
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Oneste e rette nell’adulterio, come avrebbero potuto esserlo nel matrimonio, esse si votano ad un affettounico, da cui niente le distoglierà.