Frasi Coscienza
Chi rivela a se stesso ciò che la sua coscienza ha proibito commette peccato. Così come è peccatore chi nega a se stesso quel che la coscienza gli ha rivelato.
L'analisi non ha poteri curativi nel suo bagaglio; semplicemente ci rende consapevoli dell'esistenza di un male, che, abbastanza stranamente, è la coscienza.
I soldi per me non sono tutto: voglio solo essere in grado di camminare per strada a testa alta ed essere fiera di quello che faccio, orgogliosa delle mie scelte.
Spesso l’uomo preferisce essere diretto, comandato, obbligato da una autorità superiore, perché questo lo solleva dal peso della responsabilità e dall’angoscia dei sensi di colpa, e quindi dal dover fare i conti con la propria coscienza.
Mentre la coscienza è nostra amica, tutto è in pace; ma una volta che viene offesa, addio mentetranquilla.
Vi è una legge vera, ragione retta conforme alla natura, presente in tutti, invariabile, eterna, tale da richiamare con i suoi comandi al dovere, e da distogliere con i suoi divieti dall'agire male... A questa legge non è possibile si tolga valore né è lecito che in qualcosa si deroghi, né essa può essere abrogata; da questa legge non possiamo essere sciolti a opera del senato o del popolo... Essa non è diversa a Roma o ad Atene, non è diversa ora o in futuro: tutti i popoli invece in ogni tempo saranno retti da quest'unicaleggeeterna e immutabile; e unico comune maestro, per così dire, e sovrano di tutti sara Dio: di questa legge egli solo è l'autore, l'interprete, il legislatore; e chi non gli obbedirà rinnegherà se stesso, e rifiutando la sua natura di uomo, per ciò medesimo incorrerà nelle massime pene, anche se potrà essere sfuggito ad altre punizioni.
Governa la tua vita e i tuoi pensieri come se l'intero mondo stesse guardando l'una, e leggendo gli altri.
L'uomo, a differenza dei suoi parenti animali, agisce in un universo, che egli ha scoperto e reso intelligibile a se stesso, in quanto organismo non solo capace di coscienza, ma anche di coscienza di sé e di introspezione.
Le informazioni arrivano prima all’inconscio e poi alla coscienza. Quello che arriva alla coscienza è regolato da dei filtri che agiscono sulla base dell’educazione ricevuta.
Per ritrovare se stessi bisogna avere il giusto equilibrio tra le forze della mente inconscia e quelle della mente conscia.
È necessaria oggi una iperestesia del senso di responsabilità in coloro che siano in grado di sentirlo.
In definitiva, è l'essenza che noi incarniamo che dà il suo senso alla vita. L'esistenza sarebbe stata rovinata senza la sua essenza.
La coscienza è un miraggio che percepisce se stesso. Se prendete un pacco di piccole buste e le stringete in un punto preciso, al tatto sembrerà che ci sia una biglia dentro. In realtà è solo carta e colla. Quello che costruiamo nella nostra mente è un mito.
Puoi essere radicato nell’esistenza oppure nel sé – non è possibileessere entrambe le cose contemporaneamente. Essere nel sé significa che si è separati dall’esistenza, che ci si è messi da parte.
Tutti sembrano essere molto sicuri di sé, tranne me. Tutti sembrano essere così ben strutturati, tranne me. Io resto illimitato, resto in un certo sensoambiguo. Non so esattamente dove sono, cosa sono e cosa non sono. Non so come distinguere il mio sé dagli altri. Non so dov’è possibileeffettuare la separazione fra ‘io’ e ‘tu’”.
Un uomo non dovrebbe lasciare questa terra con degli affari in sospeso. Egli dovrebbe vivere ciascun giorno come se fosse un check-in prima del volo. Egli dovrebbe chiedersi ogni mattina, sono pronto per il decollo?
La coscienza è un cane randagio che non ci impedisce di passare ma a cui non possiamo impedire di abbaiare.