Frasi sull'Aldilà
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Frasi sull'Aldilà di Roberto Gervaso, Friedrich Nietzsche
[Al suo medico]: Non avere paura di dirmi che la morte è vicina, perché essa è per me la porta della vita.
Ogni buona azione è carità. Il vero benessere di un uomo nell'aldilà è quello che egli fa in questo mondo ai suoi simili.
Io sono circondato da preti che ripetono incessantemente che il loro regno non è in questo mondo, eppure allungano le mani su tutto quello che possono prendere.
Sono sempre ossessionato dal pensiero della morte: v'è una vita nell'aldilà? E se c'è, mi potranno cambiare un biglietto da cinquanta?
Gli uomini veramente grandi non possono dubitare di un'esistenza futura, perché sentono in se medesimi la propria immortalità.
Di tutte le tirannie che affliggono l'umanità, quella religiosa è la peggiore. Tutte le altre forme di tirannia sono limitate al mondo in cui viviamo, mentre questa cerca di estendersi nell'oltretomba e cerca di perseguitarci per l'eternità.
Quando morirai andrai in cielo ma io non sono d’accordo; forse il cielo è un posto bellissimo ma io vivo qui e la realtà è quella che ho davanti agli occhi.
Chi sostiene di avere il dono di comunicare con l'altro mondo non può usarlo per il proprio vantaggio personale. Se lo fa, allora credo che non possegga realmente tale dono.
Siccome non abbiamo ricordo dei momenti prima di nascere, allora non c’è bisogno di preoccuparsi di cosa succederà dopo la morte.
La possibilità che un individuo possa sopravvivere alla morte fisica va al di là delle mie capacità di comprensione, e nemmeno posso fare altrimenti. Queste opinioni sono dettate dalla paura, assurdo egoismo o debolezza d'animo.
Sei così stupido che quando la tua stupidità ti avrà ucciso e sarai all'inferno, crederai di essere in paradiso.
Una delle cose più tragiche che conosco a riguardo della naturaumana è che tutti noi tendiamo a mettere da parte la vita. Stiamo tutti sognando il magico giardino di rose oltre l’orizzonte, invece di goderci le rose che stanno fiorendo fuori dalle nostre finestre oggi.
Senza la religione staremmo tutti meglio. Saremmo liberi di esultare per il privilegio che abbiamo di essere nati, grati di vivere una vita, questa, terrena, abbandonando il presuntuosodesiderio di averne una seconda, eterna, nell'aldilà.
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e fugge via.
Forse, se è vero quello che i saggi ci dicono, e c'è un luogo che ci accoglie (dopo la morte), l'amico che crediamo estinto ci ha solo preceduto.
È più facile per un cammello passare per la cruna d'un ago, che per un ricco entrare nel regno dei cieli.
Chi si fa pagare - o accetta generosi regali, che è poi la stessa cosa - per l'opera medianica prestata, è non solo una persona priva di moralità, ma anche un impostore.
Dio, l'anima, la Provvidenza e l'aldilà, con la sua chiara e acquietante giustizia per tutti. Ce n'è abbastanza per costruirvi saldamente tutta un'esistenza, come su pochi pilastri di roccia gettati nel fiume rapido e insidioso della vita.
E' molto pericoloso far credere agli uomini che la virtù sarà ricompensata e il vizio punito solo nell’altra vita.
La morte è un evento come la vita. Non so che relazione esista fra le due. So però di non credere in un al di là, per questo spero fortemente che la vita sia migliore o migliorabile.
Mangiare i tortellini con la prospettiva della vitaeterna, rende migliori anche i tortellini, più che mangiarli con la prospettiva di finire nel nulla.
Dappertutto ho constatato quanto gli uomini favoleggiano per evitare di guardare in faccia la realtà. La creazione di oltremondi non sarebbe molto grave se non venisse pagata a caro prezzo: l'oblio della realtà, e dunque la colpevolenegligenza del solo mondo esistente.
Non credo nella vita ultraterrena. Comunque, per sicurezza, porto sempre con me la biancheria di ricambio.
Le vie del destino sono davvero difficili a comprendersi. Se non ci fosse una qualche compensazione nell'aldilà, allora questo mondo sarebbe davvero una beffacrudele.
È poco probabile che tutto finisca con la morte perché sarebbe troppo comodo cavarsela così a buon mercato.
Un'idea mi frullascema come una rosaDopo di noi non c'è nullaNemmeno il nullache già sarebbe qualcosa.
Se si trasferisce il centro di gravità della vita non nella vita, ma nell’aldilà − nel nulla − si è tolto il centro di gravità alla vita in generale.
Tutta l'Italia aveva vent'anni per combattere, per vincere, per vivere, per morire. Non per morire. Abbattuto con una palla nella testa, il fante non credeva di morire: credeva di entrare in una vita più vasta.
Oggi occorre sapere che un teologo, un prete, un papa, non appena aprono bocca a pronunciare una frase, non solo sbagliano ma mentono... Le nozioni di aldilà, quella stessa di anima, sono arnesi di tortura usando i quali il prete diventò padrone e padrone rimase.