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Frasi sulle Disgrazie

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Frasi sulle Disgrazie di Lucio Anneo Seneca, Publilio Siro, Esopo

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Talvolta una piccola disavventura è l'origine di una grande carriera: vi sono individui che su un torto subìto hanno edificato la loro fortuna.



Sono passato attraverso momenti davvero terribili nella mia vita, alcuni dei quali sono realmente accaduti.




Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza; accusare se stessi significa cominciare a capire; non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza.



Per giudicare un uomo bisogna almeno conoscere il segreto del suo pensiero, delle sue sventure, delle sue emozioni.


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Poiché nessuno pensa che le sue sventure possano essere attribuite a una sua pochezza, ecco che dovrà individuare un colpevole.




Dovrebbero abolire la boxe perché un boxeur si fa male? Sarebbe una follia. C'è molta più gente che muore in bagno.



Una disavventura è soltanto un'avventura vista dal lato sbagliato; un'avventura è soltanto una disavventuravista dal lato buono.



Vi sono esseri che hanno sofferto tanto, e che non solo non sono morti, ma hanno edificato una nuova fortuna sulla rovina di tutte le promesse di felicità che il cielo aveva loro fatte.



Chi macchinasventure per gli altri tende trappole a se stesso.



Servono le sventure per scavare certe miniere misteriose nascoste nell’intelligenzaumana; serve la pressione per far esplodere la polvere.




Di fronte ai drammi della vita non si deve piangere, né disperarsi, né tanto meno odiare. Bisogna solo comprenderli.



I momenti di disgrazia mostrano quelli che non sono i veri amici.



Hai un piede nella fossa? Lavalo.



A chi ha il piede fuori dalla sventura riesce facile dare consigli a chi soffre.




Ciò che distrugge l’uomo non è la disgrazia in sé, ma l’incertezza e soprattutto l’attesa della disgrazia. Alla disgrazia fai pure fronte, e dopo in qualche modo ti rialzi. Ma se quella non si compie – e resta sempre appesa – quando più potrai rialzarti?



Il miserabile è colui che si consola con le disgrazie degli altri.



La buona società è una cosa necessaria: farne parte è solo una gran noia ma esserne fuori è una tragedia.



Contro le disgrazie ha più risorse il coraggio che la ragione.


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È meglio diventaresaggi per le disgrazie degli altri che per le tue proprie.



In fede mia, nell'avvenire è sciocco chi si fiderà:Chi ride venerdì, domenica piangerà.



Chi possiede poca saggezza criticherà i suoi tempi. Ciò è all'origine delle disgrazie. Una personaprudente nel parlare sarà utile in tempi prosperi ed eviterà guai nei tempi nefasti.



La felicità è l’insieme di tutte le disgrazie che non abbiamo.



Date mille lingue a una notizia gradita, e le disgrazie si anuncino da sé nel momento in cui colpiscono.



Le felicità come le sventure vanno sempre in frotte.



C’è la grandine, le frane, la siccità, la malaria, e c’è lo Stato. Sono dei mali inevitabili, ci sono sempre stati e ci saranno sempre.



Dinanzi a qualsiasi disgrazia che ci affligge, ci meravigliamo sempre di soffrire meno di quanto, a nostro giudizio, avremmo dovuto.



Più a lungo indugiamo sulle nostre sventure, più grande è il loro potere di farci del male.



Non sempre abbiamo forzasufficiente per sopportare i mali degli altri.



La risata nasce dalla tragedia, quando più ne avete bisogno, e vi ricompensa per il vostro coraggio.



Non riuscire a confrontarsi con un evento più grande di noi non è una colpa. C’è chi è in grado e chi non lo è, punto e basta.



C'è poco di prezioso nella civiltà che possa attirare lo Yeti.



Dalla grazia alla disgrazia, a piedi nudi, come in sogno.



Penso di aver paura di esserefelice perché ogni volta che lo sono succede qualcosa di brutto.



I disastrieconomici iniziano con la filosofia del fare di meno e volere di più.



Ricordati che gli uomini sono essi stessi artefici delle proprie disgrazie.



Ci sono molto più terre sconosciute nella felicità di quante ve ne siano nella disgrazia. La disgrazia ha sempre la stessa voce, ma la felicità fa meno rumore man mano diviene più profonda.



Le cose brutte non sono le cose peggiori che possono capitarti. Il NULLA è la cosa peggiore che possa capitarci



Con le disgrazie basta incominciare. E quando sono incominciate, non c’è niente che le faccia fermare, si estendono, si sviluppano come una merce a buon mercato e di largo consumo.



Le cose liete dei disonesti, presto si trasformano in disgrazia.



Spesso la paura d'un male ci conduce a un male peggiore.