Frasi sulla Tristezza
Era delusa dalla vita perché era stata troppo dura con lei. Era delusa dalla gente perché, chi prima, chi dopo, avevano approfittato della sua generosità per poi sparire. Era delusa dai sentimenti, perché, con il passare del tempo, li aveva visti cambiare e svanire. Non era acida, cattiva o stronza. Era soltanto una donna ferita, con le sue consapevolezze ed i suoi timori.
La tristezza è un sentimento che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita. La tristezza può essere provocata da una lotta, da una perdita, da un fallimento oppure semplicemente dalla noia. Può anche essere il prodotto di una reazione ai pensieri e alle emozioni più profonde. La tristezza è in parte un'emozione positiva o normale, poiché può servire come segnale di allarme che ci aiuta a prendere consapevolezza di qualcosa di importante. Tuttavia, quando dura troppo a lungo, la tristezza può diventare insidiosa e interferire con le nostre relazioni, il nostro lavoro o il nostro benessere generale. Ecco perché è importante affrontare la tristezza e imparare ad andare avanti.
Mi era rimasta addosso una strana malinconia. Mi sono stretta al mio corpo solitario e, passo dopo passo, diventavo sempre più triste. Sapevo il motivo, il motivo di quella tristezza. Avevo voglia d'amore anch'io, di carezze furtive, di un cuore in subbuglio.
Chissà quali storie vorrà narrare di volta in volta il vento di scirocco. Di certo storie tristi, visto che il mio corpo costantemente piange.
Si piange sempre per qualcosa, si piange sempre per qualcun altro. Difficilmente si piange per se stessi.
Sono giorni in cui non ci si sente accordati. Sì, non si è in accordo. Sono quelle giornate uggiose in cui il grigio sembra volgere verso la luce del sole, eppure, non accade; rimane un grigio che è stasi, fors'anche un po' malinconia. Sono giorni in cui si sta davanti alla finestra in attesa.
Le lacrime sono le gocce del corso d'acqua che quotidianamente piange dentro noi e straripa dal proprio argine, durante le tempeste celebrali che inondano i bulbi oculari e li rendono fertili per sguardi nuovi.
Aveva negli occhi il fragore delle maree che si sollevano sugli scogli a picco. Quella stessa inquieta voglia di superarsi, conscia di non poter andare oltre la propria natura.
Una tristezza che chiude le parole dentro, non le fa uscire. Sarebbe comunque inutile. Chi le capirebbe se non tu, che non ci sei più? E tredici anni sono passati.
La difficoltà ad abituarsi alle ostilità , a quelle assenze da scartare, che siamo pronti a donare e mai a ricevere.
L'eco delle gocce di pioggia che inumidiscono la terra come un foglio di carta, sono poesia pura ed essenziale che rende fertile la facoltà di sognare degli uomini, sogni che contempliamo come temporali nella notte.
La vita è anche questo, imparare a guardare oltre le lacrime degli occhi, anche quando ci sarà quella lacrima che preferirà solcare il tuo cuore.
Rischiare significa essere pronti a perdere tutto. Rischiare significa essere pronti a soffrire. Rischiare significa soffrire ogni volta che si perde. Ogni volta che si perde si impara una lezione. Ma quando mai si vincerà ?
Il tempo, maledetto tempo, che mi toglie la felicita di vivere più a lungo i momenti più belli della mia vita.
Guardo la pioggia battente in questa giornata così triste, aspettando l'arcobaleno del tuo sorriso.
Le lacrime si confondono con la pioggia che lentamente scende e penetra in ogni angolo del mio corpo, assaporando così la solitudine e la tristezza improvvisa che mi assale quando mi manchi da morire.
Voglio non pensare stasera, non pensare a quello che mi brucia il cuore, che mi toglie la voglia di sorridere, la voglia di dire va tutto bene e dirlo convinta. Stasera voglio sorridere e scordare per un attimo tutto, perché so che domani piangerò.
Le lacrime mai versate rifluiscono all'interno, trascinandoci al fondo. Ad esse ci aggrappiamo, come a cercare di perdonarci, per non avergli permesso di parlare.
La sofferenza è quella triste compagna che ti prende per mano e ti porta con sé in angusti e desolati luoghi.
Fammi piangere, voglio piangere. Sono debole perché piango o sono forte perché ho il coraggio di farlo? Dammi risposte, non posso vivere senza risposte, oppure se non puoi darmi risposte piangi con me, piangi finché non saremo stanchi di piangere. A quel punto ci sentiremo svuotati dal dolore, anche solo per un attimo.
Il mondo mi ha insegnato che nulla è immutabile. Il mondo mi ha insegnato a non avere paura del futuro, né tantomeno del presente, ma ad avere paura del passato, perché ahimè, è quello che ti uccide. Il mondo mi ha insegnato a reagire, a rialzarmi dopo una brutta caduta, a rincorrere i miei sogni, a svuotare i cassetti, a smascherare gli scheletri dell'armadio, mi ha insegnato a non avere paura del giudizio altrui, mi ha persino insegnato ad essere forte. Eppure, non mi ha ancora insegnato un metodo semplice ed indolore per liberarmi del passato.
L'arcobaleno è un pianto asciugato del cielo, la tristezza si dissolve e così come ogni condizione umana, l'inferno altro non è che una bolla di sapone.