Frasi sulla Tristezza
Siamo un sogno che attraversa questa vuota realtà, una malinconia che dolcemente piange l'anima mia.
La tristezza è un sentimento che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita. La tristezza può essere provocata da una lotta, da una perdita, da un fallimento oppure semplicemente dalla noia. Può anche essere il prodotto di una reazione ai pensieri e alle emozioni più profonde. La tristezza è in parte un'emozione positiva o normale, poiché può servire come segnale di allarme che ci aiuta a prendere consapevolezza di qualcosa di importante. Tuttavia, quando dura troppo a lungo, la tristezza può diventare insidiosa e interferire con le nostre relazioni, il nostro lavoro o il nostro benessere generale. Ecco perché è importante affrontare la tristezza e imparare ad andare avanti.
Ho sempre avuto la sensazione che ci sia nella sofferenza del singolo il sangue di gente mai incontrata, la tristezza dell'eterno sconosciuto, il dolore dell'ultimo uomo della terra. La sofferenza dell'individuo sembra avere un'estensione universale, mentre la sua gioia s'invola sempre a pochi passi dal suo sorriso.
Quando la via è smarrita il cuore s'agita fortemente. Viscere dolenti, perforate da aculei e sciabole, esprimono il loro pianto sanguinante e liberatorio. Giunge così la tristezza, dal mare di lacrime, nell'oceano infinito dei sentimenti.
Ricordo ancora quando lo vidi per la prima volta, era bellissimo! I suoi occhi color verde bottiglia, le sue labbra carnose, il suo sguardo e il suo bel sorriso. Era la perfezione fatta persona, abbiamo vissuto anni intensi e felici, ma purtroppo il destino decise di separarci per sempre! Questa sofferenza la porto dentro l'anima, ma qui rimangono solo frasi scritte di una storia senza fine.
Flash che ritornano alla mente, parole che sembrano pietre depositate nell'anima, provo un grande dolore, perché quando potevamo amarci e insieme spiccare il volo, hai scelto di fuggire rinnegando il nostro amore, frantumando definitivamente il mio cuore.
Sei un dolce respiro, che accarezza le mie solitudini. Un amore che a volte torna a frugare tra i ricordi di questo povero cuore, afferrandoti per mano cammina con te tra le rime di questa malinconica poesia.
È abbastanza per te Dio questo mio dolore? È abbastanza per te Dio questa condanna? È abbastanza per te Dio questo mio tormento? È abbastanza per te Dio questa disperazione? Dimmi è abbastanza? O vuoi ancora altro da me? Mi stai dissanguando come il tuo figlio in croce.
Guardo capelli caduti nel tempo, vedo residui di polvere granelli di vita passata sul lenzuolo, sento odore di passato scie di ricordi uno dietro l'altro. Fissa nei miei occhi la solitudine del cuore, membra sempre più pesanti, uno strano sonno mi avvolge. Sguardo chino alla vita.
La malattia mi ha sempre preoccupato più della morte: alla malattia cronica non c'è rimedio, mentre alla morte sì; basta non consegnare la vita!
Il mondo non finisce quando finisce l'amore. Ma senza di te non sarà più lo stesso mondo, e non sarà mai più lo stesso amore.
Sentire il peso della vecchiaia dipende da tante cose, ma principalmente dalla testa. Da ciò che ha dentro e da quello che la attraversa.
Il mio limite di sopportazione è più alto del mio sapere, infatti vorrei tanto sapere come faccio a sopportarvi.
Scansione in corso... non sono state rilevate tracce di ricordi nella tua mente dopo l'ultima delusione, formattazione del cuore in corso.
Cosa ne sai dei miei silenzi e delle tante cose che non dico. Che ne sai della solitudine, di tutte le volte che mi sento solo. Tu cosa ne sai. Tu non lo sai, sai solo che la vita continua, ma non sai che non continua per me, da quando so cosa sono i silenzi e la solitudine.
Quando il cuore è pieno di lacrime, ride e ricordati che non si fa primavera in terra secca. E il tempo è un giardiniere capace di usare il pianto per fare fiorire deserti.
Pensavo di conoscerti, pensavo che a me non sarebbe mai capitato tutto questo con te, con te che parlavi col cuore d'amore! Ora mi ritrovo qui da solo a pensare, a tartassarmi la mente. Mi chiedo: ma tutto questo sta proprio accadendo a me? Che tristezza questa vita.
Per tutto il tempo ti ho dato tanto, ma tu chiedevi tutto e non capivi che quel tanto che ti davo era tutto me stesso.
Vorrei avere la capacità di trasformare le cose negative in motivazioni per raggiungere quegli obiettivi che potrebbero dare un senso positivo al mio vivere inquieto.
Non si può programmare la vita, sei stata un meraviglioso raggio di sole, una musica dolce che ha rapito il cuore, quell'intenso brivido, la mia più bella emozione, tenerti stretta a me era vivere l'amore. Se il destino è stato crudele non lo saprei dire, sicuramente non era così che doveva finire.
Pensoso nel confusionale silenzio della mia mente, ormai vuota, i ricordi affiorano dolorosi, non potranno essere cancellarti, nemmeno volendo.
Le parole spesso non sono in grado di consolare un'anima affranta, come può farlo una carezza dettata dal cuore!
È sconfortante quando ti sembra di poter fare di più e invece ti ritrovi a non farcela neanche a fare il meno.
Dov'è finito l'amore? Non quello decantato ai giorni nostri senza un domani. Ma quello che nasceva e prendeva forza dal crescere insieme di una coppia. Dove l'amore era sincero, da conquistare col sacrificio, altro che inseguire beni materiali e conti in banca.