Frasi sulla Testimonianza
Se noi siamo qui a parlare liberamente in quest’aula, in cui una sciagurata voce irrise e vilipese venticinque anni fa le istituzioni parlamentari, è perché per venti anni qualcuno ha continuato a credere nella democrazia, e questa sua religione ha testimoniato con la prigionia, l’esilio e la morte.
Rendere testimonianza è ormai, per principio, di più che non semplicemente affermare qualche cosa; include in sé un impegno personale, un pagare di persona per ciò che si afferma.
Nel grande disegno di Dio ogni dettaglio è importante, anche la tua, la mia piccola e umile testimonianza.
Il padre non è il detentore della Legge, non sa quale sia il senso ultimo del mondo, cosa sia, in ultima istanza, giusto e ingiusto, ma sa mostrare attraverso la testimonianza incarnata della sua esistenza che è possibile – è sempre ancora possibile – dare un senso a questo mondo, dare un senso al giusto e all’ingiusto.
Quello che chiedi agli altri fallo prima tu. La testimonianza è una maestra bravissima: nessuno insegna come lei.
Le parole senza testimonianza non vanno, non servono! La testimonianza è quella che porta e dà validità alla parola.
La testimonianza più efficace e più autentica è quella di non contraddire, con il comportamento e con la vita, quanto si predica con la parola e quanto si insegna agli altri!
La testimonianza della fede ha tante forme, come in un grande affresco c’è la varietà dei colori e delle sfumature; tutte però sono importanti, anche quelle che non emergono.
Una Chiesa o un cristiano senza testimonianza è sterile; un morto che pensa di essere vivo; un albero secco che non dà frutto; un pozzo arido che non dà acqua!
Giusto vanto dell’uomo retto è la testimonianza della buona coscienza. Se sarai certo, in coscienza, di aver agito rettamente, sarai sempre nella gioia.
Se uno conosce la verità di Dio, per lui non è difficile attestare tale verità con le parole. La testimonianza però avrà in sé tutta la sua verità solo se è armonizzata con la testimonianza della vita. Se un uomo non vive secondo la verità che annuncia, allora la sua testimonianza non è comunicazione e non può convincere.
Il martire, in effetti, è il più genuino testimone della verità sull’esistenza. Egli sa di avere trovato nell’incontro con Gesù Cristo la verità sulla sua vita e niente e nessuno potrà mai strappargli questa certezza… Ecco perché fino ad oggi la testimonianza dei martiri affascina, genera consenso, trova ascolto e viene seguita.
Templi e chiese, pagode e moschee, in tutti i paesi e in tutte le epoche, sono una testimonianza, nel loro splendore e nella loro grandezza, del bisogno metafisico dell’uomo che, potente e indistruttibile, segue a ruota il bisogno fisico.
L’architettura è la testimonianza dell’aspirazione dell’uomo a vincere il tempo innalzando l’ordine nello spazio.
Il vero motivo per cui non si possono avere i Dieci Comandamenti in un tribunale: Non si può scrivere “Non rubare”, “Non desiderare la donna d’altri”, e “Non dire falsa testimonianza” in un edificio pieno di avvocati, giudici e politici. Creerebbe un ambiente di lavoro ostile.
Cose leggere come l’aria sono per il geloso delle forti conferme, come una testimonianza delle Sacre Scritture.
Nessun miracolo si è mai prodotto di fronte a un gruppo di scienziati; tutti quelli di cui si ha notizia, o sono il frutto dell’immaginazione e della leggenda, o sono accaduti davanti a dei testimoni che non avevano i mezzi necessari per difendersi dalle illusioni e giudicare del carattere miracoloso di un avvenimento.
Certo, dire che Babbo Natale non esiste non è una bella notizia. Anzi, è una brutta notizia. D’altra parte cosa si dovrebbe dire? Che ci sono le prove scientifiche dell’esistenza di Babbo Natale? E che esistono le testimonianze di milioni di persone che hanno trovato giocattoli sotto il camino o sotto l’albero?
Le prime testimonianze di vita sulla Terra risalgono infatti solo a circa tre miliardi e ottocento milioni di anni fa.
Preferisco pensare alla scrittura come ad una testimonianza delicata, un gesto di affetto nei riguardi di una memoria che se ne va e muore anzitempo. Una esperienza che ti fa cambiare l’angolo dello sguardo, un arricchimento di prospettive. Accompagnata forse da un infantile desiderio di seduzione. Ma fuori dei canoni, dentro le allegre invenzioni di una mente inquieta.