Frasi sull’altezzosità
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Frasi sull’altezzosità di
Or superbite, e via col viso altero, figliuoli d’Eva, e non chinate il volto sì che veggiate il vostro mal sentero!
Ogni essere umano vuole vedere riconosciuta davanti agli altri la propria superiorità e poiché tutti vogliamo la stessa cosa il conflitto è inevitabile.
L’uomo non è che un quadrupede riottoso e maligno che, a forza di superbia, riesce a star ritto sulle zampe di dietro.
Tutti e’ vizi sonno conditi dalla superbia, sì come le virtù sonno condite e ricevono vita dalla carità.
Ha senso dire che chi nega Dio vorrebbe mettersi al suo posto? Se Dio non esiste, non può essere questione di rimpiazzarlo. L’argomento della superbia sta e cade con Dio e, se Dio esiste, non vale più niente.
Ci sono persone che, invece che ascoltare ciò che viene detto loro, stanno già ascoltando ciò che stanno per dire a se stessi.
La sola cosa che sostiene una persona nella sua vita è la consapevolezza dell’immensa inferiorità di chiunque altro, e questo è un sentimento che ho sempre coltivato.
La differenza tra il vanitoso e il superbo è che il primo ha bisogno più degli altri che di se stesso.
Ogni creatura umana ha la sua legge; se non la sappiamo distinguere chiniamo il capo invece di alzarlo nella superbia; è stolto crederci superiori perché una persona si muove percossa da leggi a noi ignote.
Per scrivere un libro nel terzo millennio ci vuole una smisurata superbia. Basta entrare in una biblioteca comunale e guardare le vetrine di un cartolaio per capire che il mondo non ha bisogno di un volume in più.
Un giorno Dio inventò la superbia. Ma chi c’è più superbo di lui che si è fatto chiamare Dio? Metti caso che si fosse chiamato Guido, insomma, fosse stato un po’ più umile, sarebbe andata diversamente.
– Non sono narcisista né egoista; se fossi vissuto nell’antica Grecia non sarei stato Narciso. – E chi saresti stato? – Giove.
La tua tristezza —se non la respingi— ben potrebbe essere l’involucro della tua superbia. —Ti credevi forse perfetto e impeccabile?
Non pe’ fa’ la superbia ma al paese mio mi chiamano Giovannona Coscialunga, però Robertuzzo mi ha fatto cambiare… dice che Cocò mi rende più fine.
Essere per qualcuno ragione di sofferenza e di gioia, non avendone alcun diritto reale, non è il più dolce alimento della nostra superbia?
Nessun uomo è superiore a un altro essere umano per alcuna ragione al mondo. Bisognerebbe insomma “smontare” questo complesso di superiorità.