Frasi sul sessismo
Le donne non sono migliori degli uomini. Ma partoriscono, e quindi sono più stabili, anche sentimentalmente. Sono meno leggere, più affidabili. Agli uomini le responsabilità danno fastidio.
Il test per sapere se sei idonea o meno per svolgere un lavoro non dovrebbe essere la disposizione dei tuoi cromosomi.
La lussuria delle donne è fetida e più soffocante che negli uomini, e quindi deve essere domata più energicamente con l’astinenza dal cibo.
Il maschio ha esaurito la fonte delle cose da dire, le ha dette tutte. La donna ne ha ancora tantissime: deve recuperare e correggere quelle mal concepite dagli uomini.
La donna non può essere superiore che come donna, ma dal momento in cui vuole emulare l’uomo, non è che una scimmia.
Non sopporto la pubblicità dei cosmetici. “Cerchi un rossetto per avere labbra da baciare?”. No. Cerco un rossetto che mi assicuri parità di salario.
La femmina, infatti, ha bisogno del maschio non solo per la generazione, come negli altri animali, ma anche come suo signore, perché il maschio è più perfetto quanto a intelligenza ed è più forte quanto a coraggio.
Una città dove gli uomini, parlando di una vergine che non lo è più, usano l’espressione “averla data via”, merita di essere rasa al suolo.
Le donne sono creature instabili: se dai loro qualcosa in mano non sono contente finché non l’hanno distrutto.
La schiavitù della donna consiste nel fatto che alcuni vogliono e ritengono conveniente sfruttarla come uno strumento di piacere.
Siamo onesti: in genere gli uomini sono più forti delle donne. Non è sessismo, è la verità. Se qualcuno qui è sessista è la Natura.
Alla donna [Dio] disse: “Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà”.
Io non so se sia nata prima la prostituzione o il capitalismo, ma Sombart ha scoperto che la donna e il denaro sono due termini dipendenti l’uno dall’altro.
Spartire la vita con un uomo, dedicargli il proprio amore, ha un prezzo, significa per le donne decidere di sacrificare qualche cosa di sé stesse.
Dobbiamo fare attenzione in questa epoca di femminismo radicale a non dar rilievo a una parità dei sessi che conduca le donne a imitare gli uomini per dimostrare la propria uguaglianza. Essere pari non significa essere identici.
E’ difficile essere donna. Devi pensare come un uomo, Comportarti come una signora, Sembrare una ragazzina, E lavorare come un mulo.
Tanta è la tirannia degli uomini! Loro vogliono che noi non facciamo uso della nostra intelligenza né dei nostri sentimenti, hanno solo un grande interesse a richiamarci ai nostri primordiali compiti. Le donne possono dire agli uomini: «Che diritto avete voi di privarci dello studio delle scienze e delle belle arti? Le donne che si sono dedicate a tali studi, non hanno forse raggiunto risultati più che buoni?».
La donna è cambiata molto. Stiamo assistendo ad una grande indipendenza della donna. Oggigiorno il ruolo che una volta storicamente apparteneva all’uomo è spesso ricoperto dalla donna (parlo dal punto di vista del comportamento): probabilmente la società attuale non è ancora preparata a assistere a una tale inversione di ruoli.
La donna non ha diritti politici ma deve conoscerli perché, si scrive, in qualche misura li può esercitare lo stesso: «perché un giorno, come sorella, come sposa, e come madre, deve spingere il fratello, il marito e i figli a compiere degnamente i loro doveri di cittadini».
Dal momento che alla donna è stata riconosciuta nel campo politico la piena eguaglianza col diritto di voto attivo e passivo, ne consegue che la donna stessa dovrà essere emancipata dalle condizioni di arretratezza e di inferiorità in tutti campi della vita sociale, e restituita ad una posizione giuridica tale da non menomare la sua personalità e la sua dignità di donna e di cittadina.
Le donne superiori a noi! Sì, fratellini miei; consentite questa strana sentenza in bocca d’un vecchio che ne ha vedute molte. Sono superiori a noi nella costanza dei sacrifizi, nella fede, nella rassegnazione; muoiono meglio di noi: ci son superiori insomma nella cosa più importante, nella scienza pratica della vita, che, come sapete, è un correre alla morte.
Le donne non sono nate donne, ma lo diventano: con questo [Simone de Beauvoir] intendeva dire che le donne tendono ad adeguarsi all’ideale che gli uomini hanno delle donne. Essere ciò che un uomo si aspetta da te è una scelta, ma le donne, essendo libere, possono decidere da sole ciò che vogliono essere. Non esiste un’essenza, un modo naturale di essere donna a cui devono adeguarsi.
Nessuno deve essere perseguitato per le proprie opinioni, anche fondamentali; la donna ha il diritto di salire sul patibolo; allo stesso modo, deve avere anche quello di salire sulla Tribuna, purché le sue manifestazioni non turbino l’ordine pubblico stabilito dalla Legge.