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Frasi Coscienza

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La coscienza di una nazione si costruisce non difendendo i ricchi ed i loro privilegi, ma aiutando i poveri ed i bisognosi.



Io non voglio indifferenzavoglio più coscienza.




Ci sono così tante possibilità di perderepeso, una di queste è quella di evitare le informazioni che fanno ingrassare la tua coscienza.



Uno degli aspetti più deleteri del sistema sovietico era che a meno di non diventare martiri non si poteva essere onesti. Non si poteva avere una buona opinione di se stessi.


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Una molla che faccia scattare la domanda determinante: a quale umanità vogliamo appartenere? A quella dei mafiosi o a quella degli uominiliberi?




La riconoscenza è un finissimo distillato prodotto dalla coscienza, tanto prezioso e delicato da doversi preservare da un'istantanea evaporazione.



Mi piacerebbe finire qui. Sarebbe bello potere editare la mia stessa vita. Potermi fermare nel bel mezzo di una frase e mettere tutto il resto in un cassetto da qualche parte, sfruttare la mia amnesia e dimenticare tutte le cose che sono successe, che succedono, e che stanno per succedere. Chiudere gli occhi e andare a dormirefelice.



La memoria ci ricorda spesso quello che abbiamo fatto, sottoponendolo al vaglio della coscienza, il nostro ego nocivo non ama queste intrusioni e si traveste da narciso per spiegarci come stanno esattamente le cose, fornendoci giustificanti riletture.



Le critiche capitano, ma io mi sento a posto con la mia coscienza.



La pietà non è amore, non è altro che un perenne e ipocrita contenzioso con la nostra coscienza.




Si dice che la coscienza dell’uomo sia la prova che dio esista; io invece proprio non riesco a essere così egocentrica e sono convinta che dio, in realtà, si manifesti nell’incoscienza. Non posso certo dire di essere una donna di fede, eppure è proprio di fronte alle piccole forme di vita inconsapevoli che mi sembra di sentire l’eco della sua voce, nel morbido sguardo di un cane piuttosto che nella traiettoria bizzarra di una lucciola. In una conversazione con un umano cosciente, l’unica presenza che avverto, invece, è la noia.



La coscienza rappresenta una sorta di lavoro su ciò che è stato, non un’attività della mente che si verifica in tempo reale.



Io non posso giudicare nessuno. Non ho remore contro alcuno. Tuttavia penso sia giunto il momento che voi tutti iniziate a guardare voi stessi, e giudichiate la menzogna nella quale vivete.



La libertà, quella vera, può far paura, perché mette a nudo la tua coscienza.




Aveva appreso, col tempo, che seguire l’istinto non era altro che dare ascolto a una parte del pensiero che continuava a lavorare sotto il limite della coscienza. E spesso, proprio per questo, era il pensiero migliore, quello che poteva concentrarsi senza le distrazioni del mondo esterno.



La natura esiste indipendentemente dalla coscienza: fuori dalla natura e dall'uomo non ci sono che rappresentazioni fantastiche e illusorie.



La vita è un gioco di specchi: c'è chi può guardarci dentro senza paura e chi deve abbassare lo sguardo.



Nella necessità impostaci dalla difesa impugniamo la spada con coscienza pura e mano pura.


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Dinanzi a Dio e dinanzi alla storia la mia coscienza è pura: io non ho voluto la guerra.



In sogno vedevo mia madre, sentivo la sua voce e per la prima volta dopo tanti, tanti anni, non ho sentito il peso della mia coscienza.



La criticateatrale è un resoconto consapevole di come la coscienza di una persona possa cambiare mentre assiste ad una rappresentazioneteatrale.



La coscienza fu inventata da quel vecchiomaestro di ballo, Shakespeare.



Quello italiano è un popolo fedigrafo; lascia la moglie a casa e va a letto con la coscienza pulita.



La coscienza è il miglior giudice che un uomo onesto possa avere.



Non si può fuggire da se stessi, per quanto lontano ci si azzardi ad andare.



La coscienza è quella voce silenziosa che sussurra che qualcuno sta guardando.



Se ci dedichiamo con Ardore alla ricerca dell’Io – inteso come la nostra sensazione di essere coscienti – e se questa ricerca diventa l’obbiettivo principe della nostra vita, intorno al quale ruota tutto il resto, allora un giorno, o forse subito, potremmo avere una sorpresa: quell’individuo cosciente di esistere come ente separato dal mondo intorno a lui, in realtà non c’è mai stato! Ecco… io l’ho detto. E chi ha potuto capirla l’ha capita.



Gli stormi d’uccelli non hanno un condottiero. Ogni creatura regola i movimenti su quelli dei simili che gli volano accanto, un prodigio per cui dal nulla sembrerebbe sorgere la vita e il movimento. Un gioco di specchi con nulla al centro, simile a quello da cui nasce la coscienza.



Si può pensare che l’evangelizzazione dobbiamo programmarla a tavolino, pensando alle strategie, facendo dei piani. Ma questi sono strumenti, piccoli strumenti. L’importante è Gesù e lasciarsi guidare da Lui. Poi possiamo fare le strategie, ma questo è secondario.



La coscienza è lo spazio interiore dell’ascolto della verità, del bene, dell’ascolto di Dio; è il luogo interiore della mia relazione con Lui, che parla al mio cuore e mi aiuta a discernere, a comprendere la strada che devo percorrere, e una volta presa la decisione, ad andare avanti, a rimanere fedele.



Ubbidisci al comando della tua coscienza, rispetta sopra tutto la tua dignità, madre: sii forte, resisti lontana, nella vita, lavorando, lottando. Consèrvati da lontano a noi; sapremo valutare il tuo strazio d'oggi: risparmiaci lo spettacolo della tua lenta disfatta qui, di questa agonia che senti inevitabile.



L’isola di ogni uomo, Jean Louise, la sentinella di ognuno di noi, è la sua coscienza.



La rivoluzione della coscienza sarà la virtù della coscienza.



Come puoi continuare a vivere sapendo di aver ferito tante persone?



Era stata indubbiamente quella la prova più difficile, sopravvivere al disastro dell'umanità, non rassegnarsi e tener duro. Le torture sono torture: fanno male - un po', molto... - ma poi il dolore scompare. E lo stesso con la morte: la morte è soltanto la morte. Ma vivere da Uomo in mezzo agli uomini, invece, era una sfida quotidiana.



Mark Twain raccontava le storie in modo tale da portare la tua consapevolezza oltre ogni convenzione.



Agli esami di coscienza non si prende quasi mai la lode. Non si va mai a fondo nel programma, si lascia sempre qualche argomento al vento, si sviscerano le aspettative, si accumulano i rischi, ci si prepara al minimo indispensabile.



La coscienza non si lava con il Dash.



Sono poche le persone con una coscienza.



Quel che una volta definivo il mio pensiero non era che la mia coscienza di oggi allo stato di sogno.