Frasi Coscienza
Sono giunto alla ferma convinzione che la vanità è alla base di tutto e che anche ciò che chiamiamo coscienza non è altro che vanità interiore.
Nella lotta contro l'individuo, la società ha tre armi: il diritto, l'opinione pubblica e la coscienza.
La coscienza, così, fa tutti vili, così il colore della decisione al riflesso del dubbio si corrompe e le imprese più alte e che più contano si disviano, perdono anche il nome dell’azione.
C’è un luogo dove la pace della natura filtra in noi come la luce del sole tra gli alberi. Dove i venti ci comunicano la loro forza e gli affanni si staccano da noi come foglie. Non è difficile arrivarci: basta guardarsi dentro ed avere un cuore pulito.
Tutta la materia è semplicemente energia condensata a lenta vibrazione. Noi siamo tutti un’unicaCoscienza che ha esperienza di sé soggettivamente. La morte non esiste. La vita è solo un sogno. E noi siamo l’immaginazione di noi stessi.
La nostra coscienza normale da svegli, la coscienzarazionale, come noi la chiamiamo, non è che un tipo speciale di coscienza, mentre su tutto, separati da essa dal più cinematografico degli schermi, si nascondono forme potenziali di coscienza interamente diverse.
La coscienza, come guida, non può bastare. Basterebbe forse, ma se essa fosse castello e non piazza, per così dire; se noi cioè potessimo riuscire a concepirci isolatamente, ed essa non fosse per sua natura aperta agli altri. Nella coscienza, secondo me, insomma, esiste una relazione essenziale… sicuro, essenziale, tra me che penso e gli altri esseri che io penso. E dunque non è un assoluto che basti a se stesso, mi spiego? Quando i sentimenti, le inclinazioni, i gusti di questi altri che io penso o che lei pensa non si riflettono in me o in lei, noi non possiamo essere né paghi, né tranquilli, né lieti; tanto vero che tutti lottiamo perché i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre inclinazioni, i nostri gusti si riflettano nella coscienza degli altri. E se questo non avviene, perché… diciamo così, l’aria del momento non si presta a trasportare e a far fiorire, caro signore, i germi… i germi della sua idea nella mente altrui, lei non può dire che la sua coscienza le basta. A che le basta? Le basta per viver solo? per isterilire nell’ombra? Eh via! Eh via! Senta; io odio la retorica, vecchia bugiarda fanfarona, civetta con gli occhiali. La retorica, sicuro, ha foggiato questa bella frase con tanto di petto in fuori: «Ho la mia coscienza e mi basta».
A me importa poco che vadano al Consiglio Comunale dei clericali, dei borbonici, dei moderati, dei liberali, dei democratici, dei socialisti, o degli anarchici: tutto ciò mi è indifferente. Io voglio degli uomini onesti: io voglio delle coscienze secure: io voglio delle anime austere. Le loro opinionipolitiche non mi riguardano: solo i loro sentimentimorali m’interessano.
Di tanto in tanto, tutti abbiamo bisogno di osservarci allo specchio e ascoltare la saggezza interiore invece di assecondare le nostre paure.
Guardate nelle vostre coscienze e ricordate che il teatro del mondo è più vasto del regno d'Inghilterra.
L’affare più difficile nella vita è l’essere appropriati. Dipende da un estremo controllo e richiede un costo altissimo. Bisogna affrontare la propria coscienza. Tracciare una linea.
Un giorno mi ritrovai solo con la mia coscienza, provai ad ascoltarla: voleva parlarmi da tempo, ma rimandai quel confronto perché avevo paura.
La razzaumana ha raggiunto una così grave condizione di follia, da essereincapace di provarevergogna per le proprie azioni.
Una presa di coscienza è sempre il primo passo verso la guarigione. È così che si dice, no? Ci ho messo quasi un anno, ma ci sono arrivata.
La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo, dove egli si trova solo con Dio, la cui voce risuona nell'intimità propria.
La scienza non può distruggere la coscienza della libertà, senza cui non ci sarebbero né la moralità né l'arte, ma può rifiutarla.
C'è solo un modo per raggiungere la felicità in questa sfera terrestre, ed è di avere una coscienza pulita o di non averne affatto.
Quando la coscienza non avverte niente di sbagliato, che c'è da sentirsi inquieti, che c'è da temere?
Il nostro compito è negoziare, dimostrare, resistere e per poterlo fare va svegliata la coscienza dei bianchi.
Alla coscienza di colpa del nevrotico ossessivo corrisponde la confessione da parte dei fedeli, di saper d'essere nel fondo del loro cuore malvagipeccatori; e un valore di norme difensive o protettive sembrano avere i pii esercizi (preghiere, invocazioni, ecc.) con i quali essi iniziano ogni attività giornaliera e specialmente qualunque impresa inconsueta.
I punti di vista. Il sole visto dalla terra sembra sorgere e tramontare, ma il sole visto da sé non sorge né tramonta ed è sempre fiammante e infuocato. Così il corpo: dal punto di vista dell’Io sembra nascere e morire, ma dal punto di vista della coscienza?
Forse ridono di me,ma in fondo ho la coscienza pura,non rider tu se dico questo,ride chi ha nel cuore l'odioe nella mente la paura.
'Io chi sono?' La risposta sta nel porsi la domanda, nel rendersi conto che io non sono il mio corpo, non sono quello che faccio, non sono quello che posseggo, non sono i rapporti che ho, non sono neppure i miei pensieri, non le mie esperienze, non quell'Io a cui teniamo così tanto. La risposta è senza parole. È nell'immergersi silenzioso dell'Io nel Sé.