Frasi Apparenza
Lo sguardo del mondo è terrorizzante per molti, ma quello che dico sempre io è: «Ti guardano, e allora?». È normale che ti guardino la prima volta, la seconda ti guarderanno di meno e la terza non ci faranno più caso.
La società dell’inutile trionfa alla fine di un processo folle che ha spinto l’industria a produrre beni superflui, come se lo scopo dell’uomo non fosse di essere e vivere in una società giusta, bensì quello di apparire; ed è proprio su questa esigenza che si fonda il grande dogma della contemporaneità: si ha successo se si appare.
Non sono serena come sembro, dentro ho un mezzo inferno di sentimenti e speranze e ambizioni che non sanno come uscire.
Questo è naturale istinto delle donne, attendere vent'anni per poterne dimostrare quaranta, e quaranta per volerne dimostrare venti.
Le apparenze hanno per me uno straordinariovalore e giudico tutto dall'abito... ho il coraggio di esseresuperficiale.
Non fingere di essere saggio, ma sii saggio davvero: non abbiamo bisogno di apparire sani, ma di esserlo veramente.
Che sia benedetta la moda che ci mantiene volubili e leggere, anche quando vorremmo essere profonde.
Riempiamo l'apparenza fisica dell'essere che vediamo con tutte le nozioni che possediamo sul suo conto, e nell'immagine totale che ci rappresentiamo, queste nozioni hanno certamente la parte più considerevole. Finiscono per riempire così perfettamente le gote, per seguire con un'aderenza così esatta la linea del naso, si incaricano così bene di sfumare la sonorità della voce, come se questa fosse solo un involucro trasparente, che ogni volta che vediamo quel viso e sentiamo quella voce, sono proprio quelle nozioni che ritroviamo e che ascoltiamo.
Una persona sorride mentre il suo cuore, segretamente, si consuma. E finisce rapidamente per essere divorato.
Io sono uno squalo buono, non un automa divoratore di pesci. Se voglio cambiare questa immagine di me, devo prima cambiare me stesso. I pesci sono amici, non cibo.
Nelle grandicose gli uomini si mostrano come conviene loro di mostrarsi; nelle piccole, si mostrano quali sono.
Quale spirito è così vuoto e cieco, che non può riconoscere il fatto che il piede è più nobile della scarpa, e la pelle più bella che l'indumento con il quale è vestita?
Solo di poche persone ci è concesso osservare la gioia, la disperazione, la rabbia, la sofferenza, il godimento o euforiadipinti sul viso, per tutti gli altri bisogna accontentarsi dell' unica maschera a noi visibile.
Ah! L’Uomo, questo essere prodigioso, insensibile alla propria fortuna e attirato dalla trappola delle proprie vanità, continuamente dilaniato tra ciò che crede di essere e ciò che vorrebbe essere, dimentico che la maniera più sana di esistere è semplicemente restare fedele a se stesso.
L’immagine è una cosa, l’uomo ne è un’altra, è molto difficile essere all’altezza della propria immagine.
Il bisogno dilagante di mostrarsi a più umani possibili rende l'egocentrismo una piccolezza veniale...