Frasi sull'Ansia
Quando si ha in noi il ricordo del passatoe l'ansia del futuro,Cristo, la morte beveda noi l'eterno suo sostentamento.
Quasi la metà di tutte le nostre angosce e le nostre ansie derivano dalla nostra preoccupazione per l'opinione altrui.
L'oscurità dà le vertigini. L'uomo ha bisogno della luce: e chiunque si tuffi nell'opposto della luce si sente il cuore stretto. Quando l'occhio vede nero, la mente vede confuso; nell'eclisse, nella notte, nella caliginosa opacità v'è l'ansia, anche per i più forti.
Alla mia età ancora non ho imparato a gestire l'ansia. In realtà sono molte le cose che non ho imparato e che nessuno mi ha spiegato. Ci insegnano le equazioni, Il cinque maggio a memoria, i nomi dei sette re di Roma, e nessuno ci chiarisce come affrontare le paure, in che modo accettare le delusioni, dove trovare il coraggio per sostenere un dolore.
Leggeva con un'ansia che a stento le permetteva di capire, mentre l'impazienza di sapere ciò che diceva la frase successiva le impediva di cogliere il significato di quella che aveva sotto gli occhi.
È strano che noi esseri umani ci allontaniamo tanto dalla natura anche nel fare l'amore, che l'attesa dell'orgasmo, l'ansia di arrivarci, rendono teleologico l'amore, ne fanno una cosa di ansie, attese, pressioni.
L'ansietà è un sottile rivolo di paura che si insinua nella mente. Se incoraggiata, scava un canale nel quale tutti gli altri pensieri vengono attirati.
È detto che la nostra ansietà non svuota il domani dei suoi dispiaceri, ma soltanto svuota l'oggi della sua forza.
Meglio essere disprezzati per un'apprensione troppo ansiosa, che rovinati da una sicurezza troppo confidente.
Nulla consuma il corpo quanto l'ansia e chi ha fede in Dio dovrebbe vergognarsi di essere preoccupato per qualsivoglia cosa.
Tutto è; niente è. L'una e l'altra formula arrecano uguale serenità. L'ansioso, per sua disgrazia, rimane a mezza strada, tremebondo e perplesso, sempre alla mercé di una sfumatura, incapace di insediarsi nella sicurezza dell'essere o dell'assenza di essere.
- Donna: Fumo una sigaretta ogni tanto. Mi rilassa quando sono tesa.- James: Da quando ti senti tesa?- Donna: Da quando ho cominciato a fumare.
Siamo così costantemente sotto pressione che ci dimentichiamo della nostra parte intima, irrazionale, istintiva, quella che ci somiglia di più, quella che ha ancora voglia di lanciare il reggiseno al concerto dei Duran Duran, di colorarsi i capelli di blu e di suonare i campanelli.
E allungaje 'e gambe, aristendije 'e gambe, aritiraje 'e gambe, aricoprije 'e gambe... io jee tajerei quee gambe!
Mi succede sempre nei momentiimportanti, riesco a esserefelice solo dopo, sento la tensione, quella cosa a cui non sai dare nome ma che ti leva un po' di contentezza.
- Oliver: Non lo trovi assurdo? Per quale motivo siamo così nervosi?- Felicity: Sì, in effetti abbiamo già esaurito tutti gli argomenti di cui si parla al primo appuntamento e al secondo e al terzo e a tutti gli altri e ti ho già visto a torso nudo! Molte, moltissime volte...direi sempre!
I genitori sono uffici stampa, servizio transfer, assistenza scolastica, psicologica e legale h24, colpevolizzati e rimbecilliti nelle piú naturali espressioni che la condizione di madri e padri gli assegna: la vera ansia da prestazione dell’uomomoderno non è sessuale ma genitoriale.
Il senso che io ho del mio essere è simile a quello che può avere un uomo, il quale, condannato a restare su un piano di continuo ondeggiante e pericolante, senta di continuo mancargli l'appoggio, dovunque egli posi il piede.
Tendiamo sempre più a giustificare questo coinvolgimento esasperato con i nostri figli come essenziale alla loro sopravvivenza. Li memorizziamo sulla sceltarapida del cellulare. Li guardiamo su Skype. Seguiamo i loro movimenti. Ci aspettiamo che rispondano a ogni chiamata, che ci comunichino ogni cambiamento di programma. Fantastichiamo di pericoli inauditi in ogni loro incontro non controllato.
Impara l'arte della pazienza. Applica la disciplina ai tuoi pensieri quando questi diventano ansiosi sulla riuscita di un intento. L'impazienza nutre l'ansietà, la paura, lo sconforto e il fallimento. La pazienza crea confidenza, decisione ed una prospettivarazionale, che alla fine conduce al successo.
L’isteria si accompagna al non voler vedere quello che sta accadendo veramente, suscita il desiderio di non vedere. Abbiamo paura di guardare, quando in effetti è il non-guardare che provoca la paura. Nel momento in cui guardiamo, cessiamo di aver paura.
Non sapeva che la pioggia a goccia a goccia crea laghetti sulle terrazze delle case, quando le grondaie sono otturate, e avrebbe continuato a credersi al sicuro se d'improvviso non avesse scoperto una falla nelle sue difese.