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Frasi sugli Adolescenti

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C'è un'età in cui la derisione si trasforma e perde ingenuità per acquisire il carattere della violenza. È l'età in cui le sovrastrutture ideologiche cominciano a bacare i pensieri di ex bambini profumati di neutralità.



Alle femmine spuntano le tette, e subito dimenticano quanto sono state intelligenti e coraggiose. Anche i maschi possono talvolta mostrarsi a modo loro svegli e spiritosi, ma basta che abbiano la prima erezione e per i successivi sessant’anni si trasformano in coglioni integrali.




Si capisce subito quando i ragazzini ce l'hanno con voi. Non ridono, niente da fare.



Vogliamo renderci conto che le emozioni scoppiano nell’adolescenza quando i figli allentano, se non chiudono, la comunicazione in famiglia, e l’unico sbocco comunicativo resta l’ambiente scolastico che su queste emozioni deve lavorare? Anzi questo è il suo primo compito, perché senza emozione non si crea nessun interesse e senza interesse nessuna volontà di applicazione.


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Mi sono convinto che gli adolescenti non hanno domande: sono domande. Riformulano con i loro silenzi gli stessi “perché” reiterati tipici dei bambini, ma su un piano diverso: il bambino chiede come mai ci sono le stelle, l’adolescente chiede come ci si arriva, perché la speranza è desiderio (de-sidera, distanza dalle stelle), la sua mancanza è un disastro (dis-astro, assenza di stelle).




Ve lo immaginate caricare un adulto su una macchina e allontanarlo da casa e dagli amici senza chiedergli il permesso? Io lo chiamo sequestro. Loro trasferimento.



I ragazzi hanno bisogno di “maestri di vitavissuta” che li accompagnino lungo il percorso di maturazione, di guide disponibili e presenti che li sostengano e li incoraggino.



Un sacco di ragazzi, a scuola, odiano i propri genitori. Alcuni le hanno prese. Alcuni sono capitati per caso nelle vite sbagliate di chi li ha messi al mondo. Altri sono stati esibiti come trofei, e mostrati ai vicini quasi fossero nastri o stelle d’oro. Altri ancora volevano solo ubriacarsi in pace.



Le donne sono belle e impossibili. Fino a vent'anni il mio sesso era la musica.



Fino a sei anni l’uomo è prigioniero di genitori, di bambinaie o d’istitutrici; dai sei ai ventiquattro è sottoposto a genitori e professori; dai ventiquattro è schiavo dell’ufficio, del caposezione, del pubblico e della moglie; tra i quaranta e i cinquanta vien meccanizzato e ossificato dalle abitudini (terribili più d’ogni padrone) e servo, schiavo, prigioniero, forzato e burattino rimane fino alla morte.




Ci siamo spiati da un banco all'altro per 4 anni, senza dirlo quel sentimento. L'abbiamo lasciato crescere dentro di noi, come si cresce un figliosegreto. Anche quando i nostri corpi erano senza forme, quando le magliette stavano enormi e una prima di reggiseno era difficile da riempire... e forse è l'amore più onesto che possa esistere: l'amore senza forme!



Il tempo speso in malo modo durante la gioventù è talvolta l'unica libertà che una persona abbia mai avuto.



I due grandiproblemi dell'adolescenza sono: trovarsi un posto nella società e, allo stesso tempo, trovare se stessi.



Quel ragazzo credeva che io potessi rispondere a tutte le sue domande, ma sta morendo!




A sedici anni è facile non avere la cellulite. Non hai ancora tenuto abbastanza a lungo il tuo culo parcheggiato su un divano in stato catatonico aspettando che lui ti chiami. Non ti sei ancora abbuffata con un numerosufficiente di bombe alla crema sperando che lui ti ricerchi dopo che t’ha mollato. Non sei stata ancora abbastanza in piedi sul tacco dodici sperando che lui ti noti. Non hai ancora un numerosufficiente di giorni di ritenzione idrica in curriculum, perché se è vero che abbiamo le nostre cose cinque giorni al mese che fanno sessanta giorni l’anno, vuol dire che per i trentacinque anni circa del nostro periodo fertile viviamo duemilacento giorni con le mestruazioni e pure con le cosce piene di liquidi, e quindi scusa se a trentotto anni non solo ho più cellulite di te, ma sarei pure un po’ imbufalita.



C’era la chitarra. Avevo imparato gli accordi di base a dodici anni, da una brava professoressa di musica delle scuole medie e poi ero andato avanti per conto mio, con Il grande libro degli accordi, comprato con un mese di risparmi. Mi piaceva cantare ed ero intonato – anche se a casa vi erano opinionicontrastanti sul punto, e talvolta mio fratello irrompeva esasperato nella mia stanza urlandomi di smetterla di rompere le palle, che non se ne poteva più di certe lagne e che, se proprio ci tenevo, potevo esibirmi ai funerali o all’agenzia di pompe funebri che era ad appena due isolati da casa. Credo si riferisse soprattutto alle mie interpretazioni mimetiche di alcune lugubri canzoni d’autore.



La correttezza politica e così tante delle modepolitiche del giorno... possono essere perpetrate solo da menti adolescenziali: menti che, nei fatti, sono addestrate a cercare una cosa e una cosa sola... Solo un adolescente troverebbe che vale la pena dedicare la propria attenzione principalmente alla ricerca di offese, la possibilità di bassezze, reali o immaginarie.



La maturità è solo un breve intervallo nell'adolescenza.


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Quando ero un adolescente aspiravo ad una fama duratura, agognavo la certezza fattuale, ed ero assetato di una visione significativa della vitaumana - così sono diventato uno scienziato. Questo è un po' come diventare un arcivescovo perché così puoi incontrare delle ragazze.



Gli adolescenti non sempre amano essere spediti per mari di incerte congetture; si accontentano di sapere che la capitale dell'Albania è Tirana.



Il primo bacio non si può dimenticare, soprattutto se dall'altra parte c'era un apparecchio odontoiatrico.



Ricordati che sei all'ultimo stadio della tua vita di adolescente quando ti rende felice il solo sapere che il telefono squilla per te.



Diciotto anni finalmente! E legalmente libero di fare tutto quello che ho sempre fatto fin dall'età di quindici anni.



L'autoerotismo praticato da uomini sopra i cinquant'anni. Mogli imbruttite, scarsa capacità di tentareavventure, stimolazioni sessuali provenienti da un ambiente eccitante. Quello che un tempo era il problema dell'adolescenza divenuto il problema della maturità.



A vent'anni tutti ci crediamo non solo voci fuori dal coro, ma un controcanto, una nota solenne e acuta che si staglia sulle altre.



È solo quando i ragazzi hanno poco più di vent'anni che le famiglie affrontano davvero ciò che sono.



- Tua figlia racconta un sacco di cazzate. Non dici nulla?- Eh, che ti devo dire, ha diciassette anni, sarebbe strano il contrario!



Guardo come siamo messi'sti ragazzi pieni di complessicon i selfie fatti dentro i cessi.



A tutti i ragazzi qui serve tutto l'aiuto possibile.



Un tempo Katie era la mia bambina, giocavamo insieme, facevamo gite nei boschi! Devo ritrovare quella connessione!



Anche io ho due figlieadolescenti. Una volta erano due angioletti e ora sono due diavole, sembrano due demoni dell'inferno. Oh, io adoro le mie ragazze ma non mi stanno molto simpatiche.



Voglio dire, mi rendo conto che questa è una fase naturale della pubertà, il desiderio di indipendenza, ma sai credo non mi aspettassi che facesse così male.



Spesso i teenager si sentono invincibili. Non invincibili come Superman, ma abbastanza invincibili da pensare che i propri sogni possano aspettare.



Basta all'amore degli adolescentisentirsi possederedal sole entro la sabbia calda immoti.



Com'è triste la sera della vita, se al tramonto mancano ancora ore.



In quest'epoca in cui la più insignificante delle adolescenti esibisce il suo blog, forse non c'è nulla di più desiderabile di questo: un segreto.



Questo è tutto il mio mondo: la mia infermiera, mia madre, la mia malattia. Ho diciotto anni ma non sono mai uscita di casa. Se lo facessi, probabilmente, morirei.



Mi chiamo Simon, sono come te. Ho una famiglia normale e degli amiciincredibili a scuola. Gran parte della mia vita è fantastica, solo che ho un segreto davvero enorme.



A scuola attiravo l'attenzione facendo il buffone, facendo finta di essereritardato e saltando di qua e di là con una manodeforme.



I ragazzini di oggi sono un guaio. Sanno troppe cose.