Frasi sulla Reciprocità
Le frasi sulla reciprocità sono utili per aiutarci a ricordare l'importanza di questo principio nella nostra vita quotidiana. Possono fornirci l'ispirazione necessaria per essere generosi con i nostri doni, così come per apprezzare anche quello che abbiamo ricevuto da qualcun altro. Le frasi sulla reciprocità possono anche aiutarci a sviluppare relazioni più profonde e durature con gli altri, poiché riconoscono l'importanza di dare e ricevere in modo equilibrato.
Frasi sulla Reciprocità di Arthur Schopenhauer, Francesco Alberoni
In un mondo in cui tutti cercano di ottenere qualcosa, la reciprocità è un concetto fondamentale. La reciproca collaborazione è uno dei principi più importanti della vita. Ciò significa che dobbiamo dare e ricevere in modo equo. A volte, questa regola semplice può essere dimenticata o ignorata. Ma è importante ricordare che la reciprocità è la chiave per costruire e mantenere relazioni positive ed equilibrate con le persone intorno a noi.
Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca.
Le compagnie più piacevoli sono quelle nelle quali regna, tra i componenti, un sereno rispetto reciproco.
L’innamoramento nasce senza reciprocità e ne va alla ricerca. L’amicizia, invece, richiede sempre, mi pare, una qualche reciprocità. Io non resto amico di uno che non è mio amico.
Attraverso armonia, amicizia, e rispetto reciproco, possiamo risolvere molti problemi nel modo giusto, senza difficoltà.
Gli opposti si attraggono, si cercano, si completano, si amano perché si donano reciprocamente quello che individualmente non hanno e rappresentano anche un’attrattiva di reciproca curiosità.
Il giusto fondato sulla natura è l’espressione dell’utilità che consiste nel non recare né ricevere reciprocamente danno.
Ci guardiamo in volto e abbiamo rapporti reciproci come maschere con maschere, giacché non sappiamo chi siamo; – ma come maschere che non conoscono neppure se stesse.
Gli uomini nei loro reciproci rapporti fanno sempre come la luna e i gobbi, non ci mostrano cioè che un solo lato.
A seconda della città e del viaggiatore, può scoccare un amore reciproco, o un’antipatia, un’amicizia o inimicizia.
In questo scambio silenzioso che per entrambi è guardare e lasciarsi guardare, in questo penetrare l’uno nell’altro nel tempo con benevolenza, ci è dato tessere la reciprocità di questo amore e forse la gratuità.
Siamo tutti impastati di debolezze e di errori; perdoniamoci reciprocamente le nostre sciocchezze: questa è la prima legge di natura.
L’allievo Tse Kung chiese: Esiste una parola che possa esser la norma di tutta una vita? Il maestro rispose: Questa parola è ‘reciprocità’. E cioè, non comportarti con gli altri come non vuoi che gli altri si comportino con te.
Se tra padre e madre c’è tanto affetto reciproco, i figli lo apprenderanno e lo stesso affetto si stabilirà in loro. E se giunge anche per loro il momento di essere genitori, sapranno bene cosa fare e come farlo.
I due amici, cioè, devono avere delle immagini reciproche simili. Non identiche, naturalmente, perché allora non ci sarebbe nulla da scoprire, ma senza eccessive dissonanze. Da un amico, perciò, io mi aspetto che non mi fraintenda. Tutti mi possono fraintendere, ma non un amico. Se un amico mi fraintende, è finita
La stessa regola dell’amore vale per l’amicizia. Se è vero che non vi è sentimento più gratuito di questo, allora è indispensabile che sia ricambiato alla pari. A essere reciproci non devono essere solo l’interesse e l’affetto ma anche la disponibilità a spendersi e non solo a chiacchiere.