Frasi sull’empatia
L’interesse che alcune persone dimostrano nei nostri problemi è, molto spesso, solidarietà ed empatia. Molto più spesso, invece, è desiderio di far pettegolezzo.
La coscienza empatica si fonda sulla consapevolezza che gli altri, come noi, sono esseri unici e mortali. Se empatizziamo con un altro è perché riconosciamo la sua natura fragile e finita, la sua vulnerabilità e la sua sola e unica vita.
Questo è uno dei maggiori sostegni dell’esistenza umana: trovare risonanza emotiva in altri uomini ai quali si è affezionati e la cui presenza suscita un caldo sentimento di appartenenza. Questa reciproca conferma mediante i sentimenti, la risonanza emotiva tra due o più persone, ha un ruolo centrale nel conferire un significato e un senso di appagamento all’esistenza.
Le frasi sull’empatia possono avere un grande impatto sulla nostra vita quotidiana: esse cambiano il modo in cui interagiamo con le persone intorno a noi, dando loro l’opportunità di sentirsi apprezzati ed ascoltati. Imparare ad essere empatiche cambierà radicalmente la tua vita: sarai una persona migliore e più consapevole del mondo che ti circonda.
La compassione e l’empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono.
L’empatia si sarebbe sviluppata perché mettersi nei panni dell’altro per sapere cosa pensa e come reagirebbe costituisce un importante fattore di sopravvivenza in un mondo in cui l’uomo è in continua competizione con gli altri uomini.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
L’empatia è un processo che ci consente di «metterci nei panni dell’altro» per capire veramente, oltre al contenuto formale del messaggio, il suo stato d’animo e i suoi sentimenti. L’empatia facilita la comprensione del significato personale, soggettivo delle parole dell’altro, più che il loro contenuto logico- formale. Essa costituisce un particolare modo di comunicare nel quale il ricevente mette in secondo piano la propria maniera di sperimentare la realtà per cercare di lasciare risuonare in se stesso le esperienze e percezioni dell’interlocutore.
Quando noi consideriamo una realtà animata animale o umana da un punto di vista o da uno schema di riferimento puramente esterno, senza sforzarci di capirla dall’interno per via empatica, noi la riduciamo allo stato di oggetto
Non riesco a sentirmi solidale con la sofferenza. É troppo brutta, troppo orribile e troppo deprimente. C’è qualcosa di terribilmente morboso nella compassione che oggi si prova per la sofferenza. Si dovrebbe provare simpatia per il colore, la bellezza, la gioia di vivere. Quanto meno si parla dei mali della vita, tanto meglio è.
Posso simpatizzare con i dolori della gente, ma non con i suoi piaceri. C’è qualcosa di stranamente noioso nella felicità altrui.
Quando la tua vita è minacciata, il tuo senso di empatia è smorzato da qualcosa di terribile, l’egoistica fame di sopravvivenza.
Il mio io totale, la mia intera individualità, la mia entità, la quale è unica come lo sono le mie impronte digitali, non può mai essere pienamente compresa, neppure per via empatica, perché non vi sono due esseri umani identici.
E come le persone appartenenti allo stesso gruppo sanguigno sono le uniche che possono donare il loro sangue a chi è vittima di un incidente, così anche un’anima può soccorrerne un’altra solo se non è diversa da questa, se la sua concezione del mondo è la stessa, se tra loro esiste una parentela spirituale.
La civiltà dell’empatia è alle porte. Stiamo rapidamente estendendo il nostro abbraccio empatico all’intera umanità e a tutte le forme di vita che abitano il pianeta. Ma la nostra corsa verso una connessione empatica universale è anche una corsa contro un rullo compressore entropico in progressiva accelerazione, sotto forma di cambiamento climatico e proliferazione delle armi di distruzione di massa. Riusciremo ad acquisire una coscienza biosferica e un’empatia globale in tempo utile per evitare il collasso planetario?
L'empatia fra le persone è come l'acqua nel deserto: si incontra di rado, ma quando capita di trovarla ti calma e ti rigenera.
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo. È la qualità più bella di un buon rivoluzionario.
Il narcisismo non consiste nell'incapacità di amare, ma nell'incapacità di accogliere l'amore dell'altro.
La vostra felicità è nel bene che farete, nella gioia che diffonderete, nel sorriso che farete fiorire, nelle lacrime che avrete asciugato.
Chi riconosce gli altri è dotto.Chi riconosce se stesso è saggio.Chi batte gli altri ha forza fisica.Chi batte se stesso è forte.Chi è soddisfatto è ricco.Chi non perde il suo centro dura.
Quanto più siamo infelici, tanto più profondamente sentiamo l'infelicità degli altri; il sentimento non si frantuma, ma si concentra.
In termini di capacità sensoriale la maggior parte delle persone che incontro sono handicappate. Una quantità incredibile di esperienze passa loro accanto senza che se ne accorgano.
La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono.
Le buone maniere sono la consapevolezza sensibile dei sentimenti degli altri. Se hai quella consapevolezza, hai delle buone maniere, non importa quale forchetta tu stia usando.
Conoscere davvero qualcuno è qualcosa di talmente complesso, raro, fatale. Conoscere davvero qualcuno è per sempre.
Tu, anima buona, che come lui senti l'interno tormento, attingi conforto dal suo dolore, e fai che questo scritto sia il tuo amico, se per colpa tua o della sorte non puoi trovarne di più intimi.
Ci sono sostanze che si sprigionano nel cuore solo quando si è in compagnia di una determinata persona e non di un’altra.
Dal momento che il dolore è un’esperienza mentale totalmente soggettiva, non abbiamo accesso diretto al dolore di niente e nessuno a parte il nostro.
Un modo efficace per combattere l'angoscia è preoccuparsi meno di sé e più degli altri. Quando davvero comprendiamo le difficoltà degli altri, le nostre perdono di importanza.