Frasi sull’adolescenza
L’adolescente, e il suo desiderio di essere contemporaneamente come tutti gli altri e come nessun altro.
La parola «teenager» era stata inventata da poco, e non gli passò mai per la testa che quella dolorosa, dolcissima sensazione di lontananza dal resto del mondo potesse provarla come lui anche qualcun altro.
L’adolescenza è quell’età in cui i ragazzi non sanno se continuare a picchiare le ragazze o cominciare a baciarle.
L’aiutare a riflettere sulla vita rientra nella missione della Chiesa, che gode nel vedere gli adolescenti sbocciare come fiori al sole, primizia del frutto abbondante che verrà.
Da adolescente sognavo di emulare Albert Schweitzer a curare i lebbrosi. Adesso nell’ultima tappa della mia vita ho potuto finalmente aiutare le popolazioni sfruttate per secoli.
Ogni adolescenza coincide con la guerra che sia falsa, che sia vera ogni adolescenza coincide con la guerra che sia vinta, che sia persa.
I giovani hanno sempre lo stesso problema: come riuscire a ribellarsi e conformarsi al tempo stesso. Adesso lo hanno risolto ribellandosi ai genitori e copiandosi a vicenda.
In pre-adolescenza, la parte del cervello più attiva è quella che presiede eccitazioni ed emozioni, mentre quella del ragionamento è ancora in fase di costruzione. Si vive qui e ora, in un eterno presente.
Un adolescente imita gli altri, si identifica con i coetanei, desidera, ad esempio, vestirsi come loro ma contemporaneamente cerca la propria identità, vuole essere originale e unico.
E’ difficile stabilire se gli adolescenti hanno i dolori della crescita o sono i dolori della crescita.
J. D. Salinger… John Knowles… perfino James Kirkwood e quel tizio… Don Bredes, hanno distrutto il significato della parola adolescenza. Se hai sedici anni non puoi più parlare decentemente dei problemi e delle pene dell’adolescenza. Ne parli con la stessa finezza con cui glielo metteresti in culo a Ron Howard con uno spiedo.
Mio padre è un medico illuminato che mi manda sms in latino maccheronico. Mia madre insegnava disegno e storia dell’arte. Io ero una adolescente un po’ inquieta: mi ribellavo, scappavo di casa per andare alle feste, quelle robe lì. Eppure ho sempre frequentato le Orsoline. Anche Moana Pozzi andava a scuola dalle suore.
Che cosa accade a un bambino che entra nell’adolescenza, oggi più che mai precocemente? Diventa una sorta di alieno, il che porta a scorgere in lui un adulto difettoso o persino malato. Invece l’alieno è sanissimo e non sta facendo altro che prendere sul serio, cioè nelle sue mani, la vita.
Lo sport dal punto di vista sociale incide tantissimo nell’adolescenza perché aiuta a formare il carattere, a mettersi in gioco rispettando le regole, i compagni e le compagne e gli avversari. E’ una vera scuola di vita. Per gli adolescenti può essere un binario privilegiato di crescita.
Mi piacevano i western. I film di cow-boy mostrano una concezione molto sintetica della giustizia: da una parte i buoni, dall’altra i cattivi. Era semplicistica, ma per gli adolescenti era anche il miglior modo di identificarsi con gli eroi che si muovevano sullo schermo. A quell’età si ha bisogno di una realtà bicolore, tutto nero o tutto bianco.
Partecipai al provino di una soap per adolescenti dove c’erano migliaia di ragazzi provenienti da tutta l’Argentina. Lì ho capito che bisogna essere tenaci, crederci, avere fiducia in sé. Comunque feci il provino di sabato e il martedì dopo ero già sul set.
Lotto per ogni adolescente che si è sentito come mi sono sentita io, e si sente ancora come mi sento io. Fa male sapere quanto sangue autentico e sincero scorra nel mio spirito e rendersi conto che la gente lo ignori… perché vedono ali e rossetti e basta, perché non capiscono. Voglio soltanto essere una regina per loro e a volte non mi sento tale. Non si tratta più di essere vincente per me stessa, ma di essere una vincente per loro.