Frasi Coscienza
Della religione mi dà fastidio che la gente vi porti la sua coscienza come una coltre sporca al lavatoio, e pulita di nuovo se la stenda sul proprio sonno.
I dottori e le infermiere al Fairview Hospital sono esperti nelle guarigioni. Possono aggiustare le ossa... bendare le ferite e curare le malattie. Purtroppo, una cosa che non possono curare è una coscienza sporca.
La coscienza è un cane che non ci impedisce il transito, però noi non possiamo impedirgli di abbaiare.
Noi ci ritroviamo ad avere nella coscienza sistematicamente, e a volte ossessivamente, gli eventi che ci hanno emozionato in modo particolarmente incisivo. Così una vittoria, una perdita, una conquista, una ferita. Ma ci ritorna sistematicamente alla coscienza anche ciò che alla coscienza ci si è presentato ripetutamente... Lo sanno bene i pubblicitari.
Ritengo una delle fortune della mia vita il fatto di non scrivere per i giornali. Le mie tasche ci rimettono, ma la mia coscienza è soddisfatta.
Il fatto che la coscienza dell'uomo rimanga in parte infantile per tutta la vita è il nocciolo della tragedia umana.
Preoccuparsi per gli altri, presenti o futuri, serve a scoprire la non-differenza tra sé e gli altri, cioè a negare l’errore radicale che ci fa credere di essere un io come realtà a sé stante, e per di più stabile, rendendoci schiavi di quella condizione dolorosa e piena di desideri che è così ben definita dalle prime due nobili verità.
Ovunque tu vada, con chiunque tu sia, la voce nella tua testa viene con te, sussurra, ti assilla, ti attrae, giudica, chiacchiera, si vergogna, ti fa sentire in colpa o ti grida addosso.
Lascia che siano i professori a scervellarsi con la grammatica, le assurdità e lo studio; io sostengo fermamente che un buon liquore dona genialità e un miglior discernimento.
Commissario: Possiamo iniziare con il tuo argomento a piacere.Esaminando: Parlerò di Nelson Mandela.Commissario: Bene.Cala il silenzio.Dopo un po' il commissario: Puoi cominciare dicendo dove e quando è nato...Mutismo.Commissario: Parla allora dei suoi studi.Sguardo fisso, bocca chiusa.Commissario: Se preferisci, partiamo direttamente dal suo impegnopolitico.Niente.Commissario: Dimmi semplicemente quello che sai su Mandela!Esaminando: È nero.
La coscienza: una rete elastica, che se s'allenta un poco, addio! scappa fuori la pazzia che cova dentro ciascuno di noi.
Gli uomini sono guidati meno dalla coscienza che dalla gloria; eppure la via più breve per la gloria è lasciarsi guidare dalla coscienza.
La macchina fotografica mi sembra, accanto alla coscienza non assistita e disarmata, lo strumento centrale del nostro tempo.
La coscienza non è un viaggio verso l'alto, ma verso l'interno. Non è una piramide, ma un labirinto. Ogni scelta poteva portarti vicino al centro o spingerti in una spirale verso l'esterno, verso la follia.
I tuoi ricordi sono il primo passo verso la coscienza. Come puoi imparare dai tuoi sbagli se non li ricordi?
Non c'è riscatto senza dolore. Uno si può liberare solo se sa di essere legato. La coscienza di questo è il primo passo.
La coscienza di ciascuno, e l'uso che se ne fa, è frutto di comportamenti acquisiti. Si costruisce attraverso esempi positivi e modelliforti.
La coscienza di una nazione si costruisce non difendendo i ricchi ed i loro privilegi, ma aiutando i poveri ed i bisognosi.
Ci sono così tante possibilità di perderepeso, una di queste è quella di evitare le informazioni che fanno ingrassare la tua coscienza.
Uno degli aspetti più deleteri del sistema sovietico era che a meno di non diventare martiri non si poteva essere onesti. Non si poteva avere una buona opinione di se stessi.
Una molla che faccia scattare la domanda determinante: a quale umanità vogliamo appartenere? A quella dei mafiosi o a quella degli uominiliberi?
La riconoscenza è un finissimo distillato prodotto dalla coscienza, tanto prezioso e delicato da doversi preservare da un'istantanea evaporazione.
Mi piacerebbe finire qui. Sarebbe bello potere editare la mia stessa vita. Potermi fermare nel bel mezzo di una frase e mettere tutto il resto in un cassetto da qualche parte, sfruttare la mia amnesia e dimenticare tutte le cose che sono successe, che succedono, e che stanno per succedere. Chiudere gli occhi e andare a dormirefelice.
La memoria ci ricorda spesso quello che abbiamo fatto, sottoponendolo al vaglio della coscienza, il nostro ego nocivo non ama queste intrusioni e si traveste da narciso per spiegarci come stanno esattamente le cose, fornendoci giustificanti riletture.