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Frasi sull’oppressione

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La soppressione della religione quale felicità illusoria del popolo è il presupposto della sua vera felicità. La necessità di rinunciare alle illusioni riguardanti le proprie condizioni, è la necessità di rinunciare a quelle condizioni che hanno bisogno di illusioni. La critica della religione è dunque, in germe, la critica della valle di lacrime di cui la religione è l’aureola sacra.



Perché infliggeresofferenza agli altri, quando noi stessi cerchiamo di sfuggirla?




Chi non può ragionare è un pazzo. Chi non vuole è un bigotto. Chi non si interessa è uno schiavo.



Tutti a dire della rabbia del fiume in piena e nessuno della violenza degli argini che lo costringono.


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Storicamente parlando, le religioni sono state comunemente organizzate per qualche ulteriore scopo: sfruttamento, controllo della massa ecc.




Distruggere l'uomo è difficile, quasi quanto crearlo.



Giocare a basket è proprio come qualsiasi altra cosa: possiedono il tuo corpo e cercano di possedere la tua testa.



Chi si arricchisce con le lacrime degli altri non potrà mai piangere di felicità.



Il jazz è la rivolta dell'emozione contro la repressione.



La religione è una delle forme dell'oppressione spirituale.




Ritengo che l'odiare i maschi sia un onorevole e vitale atto politico, gli oppressi hanno il diritto di odiare l'intera classe che li sta opprimendo.



Gli uomini, per essereliberi, è necessario prima di tutto che siano liberati dall’incubo del bisogno.



Quelli che non vogliono ragionare, sono dei bigotti, quelli che non possono, sono degli sciocchi, e quelli che non osano, sono degli schiavi.



Ogni impulso che cerchiamo di soffocare fermenta nella nostra mente e ci avvelena.




A volte la gente che opprimi diventa più potente di quanto vorresti.



La resistenza richiede grandisacrifici: il che spiega anche perché la maggior parte delle persone scelga la costrizione.



Mi sento a mio agio con il termine 'femminista', perché metà della popolazione mondiale non sta ricevendo ciò che le spetta.



La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini.


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Il coraggio non deve dar diritti per soverchiare il debole.



Insieme a oppressione e sangue, volgarità e cattivo gusto, la caratteristica principale di una dittatura fascista è l’ignoranza, il disprezzo per la cultura, l’analfabetismo.



La libertà non può essere feconda per i popoli che hanno la fronte macchiata di sangue.



Quanto più la classe dominante è capace di assorbire gli elementi migliori della classe oppressa, tanto più solido e pericoloso è il suo dominio.



Si tenta, si soffre, si lotta ma le persone non sono di nessuno, nel bene o nel male.



È più faciledominare su chi non crede in niente.



Noi governiamo con l'amore, non con la baionetta.



È incredibile come un bipede di genere femminile possa ridurre un uomo.



Chiunque abbia un mestiere conosciuto, calzolaio, panettiere, minatore, carpentiere, pittore, orologiaio, medico, ingegnere, eccetera, è una preda dello stato.



La rivoluzione è una dittatura degli oppressi contro gli oppressori.



Passiamo metà della nostra vita a reprimere impulsi. L'altra metà a convincerci che non li abbiamo repressi.



Una comunità che trova naturalesoffocare con la cura dei figli e della casa tante energie intellettuali di donne, è nemica di se stessa e non se ne accorge.



Nessuna tirannia è così irritante come la piccola tirannia delle richieste ufficiali dei poliziotti, degli impiegati governativi e dei dispositivi elettromeccanici.



Il ciecosviluppo della tecnica rafforza l'oppressione sociale, e ad ogni passo lo sfruttamento minaccia di trasformare il progresso nel suo contrario, la barbarie completa.



L'empio non è colui che toglie gli dei alle masse, ma piuttosto quello che impone le idee delle masse agli dei.



Il desiderio di resistere all'oppressione è radicato nella naturaumana.



Chi vuole imporre la sua volontà, deve parlare a bassa voce.



In genere le catene dell'abitudine sono troppo leggere per essere avvertite finché non diventano troppo pesanti per essere spezzate.



Il pettegolezzo è l'oppio dell'oppresso.



Niente al mondo è in grado di esercitare una tale pressione sull’animaumana come il nulla.



Un popolo, mettetelo in catene, spogliatelo, tappategli la bocca, è ancora libero.



Se vedessi un uomo che sta per essere sopraffatto da altri, penserei che quell'uomo è mio fratello.